Secondo alcune indiscrezioni presto potrebbe esserci una svolta nelle indagini in merito al trasporto dei dializzati, scaturite dalla denuncia del presidente di un’associazione di volontariato barese. Denuncia ormai datata novembre 2012. In attesa di conoscere quanto di vero i carabinieri hanno trovato nelle dichiarazioni e nei documenti presentati e fortunatamente non finiti in fondo a un cassetto – documenti che coinvolgono anche pezzi da novanta della Asl – arriva un nuovo scossone.

Al centro ci sono alcune dinamiche sulla gestione dei dializzati, per certi versi non meno inquietanti rispetto a ciò che accade da anni nel 118 (situazioni che il quotidianoitaliano.it denuncia puntualmente, per ora senza grossi cambiamenti). Un paio di giorni fa la Pubblica Assistenza Sercaorato e la CVM Multiservice srl di Gravina hanno comunicato a “tutti i cittadini dializzati di Altamura, Gravina e paesi limitrofi (ed i loro parenti)” che, “con delibera del direttore generale nr. 0961 del 29/05/14 ha revocato alla Cooperativa Croce Azzurra con sede in Altamura, perché resasi responsabile di reati p.e.p. dal Codice Penale quali false dichiarazioni, contraffazioni di documenti ed altro, l’accreditamento Asl Ba per il trasporto utenti dializzati”. Il testo è stato messo nero su bianco e distribuito all’interno dell’ospedale della Murgia.           

Nel volantino, inoltre, era scritto che “con decorrenza  immediata,   la  Coop.  Croce Azzurra, non potrà più effettuare il trasporto dei pazienti dializzati nei Distretti nr. 4,  5, 12, 13 e 14”. È guerra aperta ormai, tanto che gli scriventi si sono subito fatti avanti: “Sin da ora, i firmatari del presente serio avviso, dichiarano la massima disponibilità ad effettuare il servizio di trasporto dializzati. Questo è l’unico comunicato conforme alle Delibere dell’ASL Bari (tutto il resto sono chiacchiere e scusanti della Croce Azzurra)”.

E la Croce Azzurra che dice? «Stiamo avviando una querela per diffamazione ai danni del Sercorato e della CVM – tuona Leonardo Iurino, della Crce Azzurra – Samo persone oneste. Un nostro ex dipendente ha fatto una sottrazione di documenti. È giusto che l’autorità di vigilanza e la magistratura facciano il loro lavoro. Siamo tranquilli, non abbiamo rubato niente a nessuno. Noi stiamo comunque trasportando i dializzati, non come azienda, in maniera gratuita e non con tariffa puoi farlo. Stiamo salvaguardando i nostri dipendenti e la nostra azienda. Nell’arco di una settimana siamo certi di poter chiarire la nostra posizione».