Una protesta pacifica, ma risoluta. Sono richiedenti asilo, arrivano dal Pakistan, dall’Iraq e da tutti quei paesi da cui sono fuggiti in cerca di un destino migliore. Mostrano la green card. Ogni giorno vanno in Questura e in Prefettura sperando di avere buone notizie, ma intanto sono costretti a trascorrere la notte in stazione, sulle pachine, per strada, a differenza di molti altri che accedono al Cara in pochissimo tempo, anche meno di 10 giorni ci dicono.

Questa mattina, stanchi, esasperati, infreddoliti, si sono seduti in mezzo alla strada, tra la Prefettura e il Municipio, con le inevitabili conseguenze sulla circolazione su corso Vittorio Emanuele a discapito di automibilisti e autobus. Tutto quello che chiedono e poter acceredere al Cara per avere un tetto sotto il quale dormire, per non rimanere più al freddo e alle intemperie di questi giorni.