L’audizione del quotidianoitaliano.it, voluta dal presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia Dino Marino, ha lasciato un segno profondissimo. La novità più grossa arrivata subito dopo l’incontro – stando ad alcune indiscrezioni forniteci da fonti molto attendibili – è che qualcuno dei protagonisti dell’assurda storiaccia del 118 ha finalmente deciso di vuotare il sacco. Non sappiamo esattamente di cosa si tratti e neppure perché abbia scelto di farlo ora. Tant’è. Ciò che conta è la rierca delle responsabilità e una riorganizzazione, meglio se attraverso l’internalizzazione.

Nelle ultime 48 ore negli Uffici giudiziari baresi sarebbe circolato un memoriale shock, che scuoterebbe dalle fondamenta la Asl di Bari. In questo dossier sarebbero scritti nomi e circostanze inquietanti legate alla gestione del servizio di emergenza-urgenza fin dalla sua nascita. La dimostrazione di quanto l’intero sistema sia partito con lacune diventate voragini incontrollate. Si tratterebbe di episodi e circostanze che solo chi conosce profondamente il sistema può aver prodotto. Pare, sempre secondo la stessa fonte, che tra qualche giorno sarà ufficializzata una denuncia. A quel punto saremo in grado di fornire tutti i dettagli. La fonte è convinta che il contenuto dei documenti e delle testimonianze raccolte potrebbe convincere una una volta per tutte la Regione a prendere scelte importanti. Stremo a vedere.

La notizia arriva pochi giorni dopo la decisione unanime della Commissione regionale di depositare le nostre inchieste in Procura e la scelta di nominare un commissario che fa capo all’assessorato, con il compito di scavare ben al di sotto della superficie nei comportamenti e nelle carte delle associazioni di volontariato che gestiscono il sistema 118. Molto del materiale che finirà in Tribunale alcuni magistrati già lo conoscono. Su alcune di quelle questioni stanno indagando da qualche tempo ormai. Chissà che presto non arrivino i risultati di quelle indagini.

Ciò che continua a turbarci della vicenda è che in Puglia parlare di 118 non significhi ancora approfondire temi sanitari, ma aspetti affaristici e giudiziari.