Il Coordinamento dei precari dell’Università di Bari questa mattina è stato ricevuto dall’assessore regionale al Diritto allo studio Alba Sasso per evitare il licenziamento dei sessanta dipendenti dell’ateneo barese il cui contratto scadrà il prossimo 31 dicembre. L’incontro, al quale ha partecipato anche il presidente Vendola, si inserisce nell’ambito della mobilitazione dell’organismo, che ha chiesto di interloquire con il rettore dell’Università di Bari Uricchio e con il quale ha fissato un colloquio previsto per domani.

Oggi i precari hanno strappato all’assessore Sasso un importante annuncio in riferimento allo stanziamento di un milione di euro da parte della Regione Puglia previsto nel prossimo bilancio. In tal modo, per i precari degli atenei pugliesi sarà possibile ottenere una proroga della durata di un anno subordinata all’impegno dell’Università di prevedere un piano di stabilizzazione dei dipendenti assunti a tempo determinato. Al riguardo, l’assessore Sasso ha puntualizzato: «Noi non siamo la Croce Rossa».

Concetto ribadito dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, soddisfatto di aver dato «un po’ di ossigeno ai lavoratori e alle loro famiglie» ma intenzionato a confrontarsi con il rettore Uricchio per rendere consapevole l’Ateneo delle sue responsabilità e dei suoi obblighi e risolvere la questione in modo permanente.

Soddisfatto il portavoce del Coordinamento dei precari, conscio che «la Regione ha agito solo per aiutare noi, nell’ottica dell’emergenza, e siamo grati di quanto hanno fatto con l’intesa ferma che l’Amministrazione universitaria, in questo 2014, lavori per trovare percorsi stabili a favore dei precari».