Per la svolta definitiva si dovrà ancora attendere. È stato infatti rilasciato l’extracomunitario di 30 anni inizialmente sospettato di aver ucciso la 60enne Caterina Susca, trovata morta e legata nel centro residenziale Uliveto di Torre a Mare. Le indagini erano partite da una fotografia scattata da un vicino di casa a un uomo mentre si allontanava dalla scena del delitto poco dopo l’ora dell’omicidio. Esaminando l’immagine, una certa somiglianza nei tratti somatici, e soprattutto una similitudine negli abiti indossati, avevano dirottato i sospetti sul ghanese.

L’uomo, regolarmente residente nel quartiere Libertà, è stato interrogato per ore dalla Polizia e ha ammesso di essersi recato a Torre a Mare in quel giorno, ma ha continuato a proclamare la propria innocenza. Dopo diverse ore di interrogatorio, di fronte alla mancanza di prove sufficienti, il Tribunale di Bari ha disposto il rilascio del 30enne. Ora le speranze degli investigatori sono riposte nell’esame di alcune impronte digitali trovate sulla scena del delitto. Si cerca intanto di comprendere anche il movente. Nessuna ipotesi viene al momento scartata, ma la pista di una rapina finita in tragedia convince sempre meno, soprattutto a causa della particolare efferatezza del delitto.