Una multa da 260 euro e il sequestro di due mesi del libretto di circolazione. È la sanzione elevata ieri da due vigili urbani in borghese all’autista di uno shuttle dell’hotel Vittoria Parc, di proprietà della famiglia di Antonio Vasile, il neo assessore al Marketing del Comune di Bari. Ed ecco che l’episodio controverso diventa un caso politico.

I FATTI

Gli agenti hanno seguito per più ore le navette che fanno la spola tra l’albergo – che si trova a Palese, periferia nord di Bari – e l’aeroporto. Giunti alle partenze dello scalo barese i vigili, davanti a decine di persone, hanno fermato l’autista e il passeggero. Hanno chiesto a quest’ultimo se avesse pagato e se avesse con sè la ricevuta, che è stata consegnata e fotocopiata. Il “passaggio”, per la cronaca, è costato 5 euro. Chi ha elevato la multa ha comunicato all’autista che gli hotel non sono autorizzati a svolgere quel tipo di servizio. Ma è davvero così?

LA PROTESTA DEI TASSISTI

Da mesi i tassisti baresi denunciavano la concorreza – a loro avviso sleale – di albergatori, noleggi con conducente e abusivi. Dopo una serie di incontri l’assessore al Commercio, Rocco De Franchi, aveva annunciato il pugno di ferro nei confronti dei trasgressori. Da quel momento sono pariti controlli specifici in tutto il territorio cittadino.

IL RICORSO AL TAR

l’assessore al Marketing, Antonio Vasile, si è limitato a dire che l’avvocato Fabrizio Lofoco sta preparando un ricorso al Tar. “Siamo certi di essere nel giusto”, ha spiegato l’albergatore. La materia è controversa e le licenze rilasciate agli alberghi lascerebbero ampi margini di azione nel caso in cui i servizi vengono offerti ai clienti e non ad avventori qualsiasi. Quello della navetta, poi, pare sia un servizio particolarmente richiesto soprattutto a tarda sera, quando all’aeroporto non ci sono più taxi e chi è arrivato in ritardo non sa come raggiungere la propria destinazione.

LA REPLICA DEGLI ALBERGATORI

La situazione è complessa – ha spiegato Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Bri e Bat – bisogna fare chiarezza una volta per tutte se gli albergatori hanno la possibilità di effettuare questo servizio. Noi siamo fiduciosi e chissà che la vicenda barese non riesca a risolvere un problema nazionale. La differenza non è tra pagare o non pagare lo spostamento, per quello rilasciamo la ricevuta e paghiamo regolarmente le tasse, ma se lo si possa fare o meno a favore dei clienti, come il servizio di ristorazione o quello della vendita dei giornali. Nel caso in cui il Tar non dovesse darci ragione – ma sono fiducioso – chiederemo licenze specifiche come nel caso della vendita dei tabacchi. Ciò che fa riflettere, in ogni caso, sono le modalità con cui è stata effettuata la multa. Il mezzo è stato fermato davanti a decine di persone, molte delle quali turisti. Il cliente è stato quasi intimorito. Un atteggiamento forzoso e imbarazzante per tutta la città. Avremmo potuto discutere per tempo questa situazione e prendere insieme una decisione in merito. Del resto, siamo sottoposti a decine di controlli costanti, l’ennesimo non ci spaventa di sicuro. Non vorremmo si sia trattato di uno sgambetto politico in considerazione del ruolo ricoperto dal collega Vasile”.

L’ASSESSORE DE FRANCHI E IL FUTURO

«Se è intervenuta la Polizia Amministrativa, avrà avuto i suoi buoni motivi -ha detto l’Assessore al Commercio Rocco De Franchi- in questa faccenda la politica non c’entra nulla e l’imprenditore ha tutto il diritto di far valere le sue ragioni. Proprio oggi abbiamo incontrato Federalberghi e 9 sigle sindacali di tassisti. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di rendere Bari una città più accogliente e attrattiva, per raggiungere questo obiettivo ognuno dovrà fare un passo indietro. I tassisti intanto stanno preparando una proposta di tariffe fisse da e per gli alberghi della città, l’aeroporto, la stazione, la Fiera ed altri punti di interesse. Albergatori e tassisti devono collaborare per favorire i turisti della città e i clienti degli alberghi».