La morte della psichiatra del Centro di Igiene Mentale Paola Labriola sembra aver scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora. Come spesso accade, purtroppo, occorre un “sacrificio” perché si inizi un percorso di miglioramento, e anche il problema della sicurezza nelle strutture sanitarie periferiche non appare come un’eccezione. Contestualmente alla progettata riorganizzazione dei Sim baresi, con possibilità di una futura migliore vigilanza, arrivano anche il cordoglio e l’indignazione dei consiglieri comunali di “Realtà Italia” Albenzio, Dammacco e Ladisa. Pubblichiamo la loro denuncia integralmente e senza alcuna modifica:

 

Realtà Italia: una tragedia che non deve restare senza risposta

 

Il brutale assassinio di Paola Labriola, psichiatra in servizio presso il SIM di via Tenente Casale, al Libertà, non può e non deve restare senza un’adeguata risposta della comunità cittadina, che prima d’ogni cosa è comunità educante. Una vera vittima del dovere, la dottoressa Labriola, al suo posto in frontiera, lì dove i diritti e i doveri di ciascuno di noi sembrano incarnarsi concretamente e in questo caso sanguinosamente: a quel che sembra per mano di un uomo in disagio sociale dovuto all’uso di stupefacenti, vittima egli stesso prima che carnefice, in una città che a fatica attrezza i suoi servizi sociali, in una regione, la Puglia, offesa e paralizzata da un patto di stabilità che sembra non tenere in alcun conto la vita e la morte delle persone. Per questo Realtà Italia ha chiesto che a brevissimo un Consiglio Comunale di Bari interamente dedicato ai temi della sicurezza, dello stato dei servizi sociali e della situazione più generale della sanità in città e e nell’area metropolitana, si tenga proprio presso la sede di Via tenente Casale Y Figoroa, lì dove la dottoressa Labriola ha trovato la morte, lì dove, in frontiera, affrontava ogni giorno, con semplicità e immenso amore, il suo dovere. La sua morte merita immediata risposta e mobilitazione. Lo dobbiamo anche alla sua famiglia, che oggi vive la disperazione di uno strazio che non potrà, a lungo, trovare conforto.

 

I consiglieri comunali
Pietro Albenzio (capogruppo)
Andrea Dammacco
Fabio Ladisa