A far scattare l’allarme – e l’inseguimento – è stata una telefonata giunta al 112, nella quale, secondo quanto riferito dai carabinieri, si segnalava “la presenza di una cisterna appena rubata da una ditta della locale zona industriale, che procedeva in direzione Bari”. Nonostante i militari avessero più volte intimato l’alt al conducente, quello aveva proseguito la fuga zigzagando pericolosamente tra le auto in marcia, tentando persino di speronare il mezzo del 112 e mettendo a rischio l’incolumità non solo dei militari, ma anche degli altri numerosi automobilisti presenti a quell’ora lungo la strada.

All’altezza dello svincolo per Cellamare, Porro ha svoltato in direzione del piccolo comune barese e, dopo aver percorso qualche centinaio di metri lungo la complanare, ha inchiodato al centro della carreggiata mettendo l’ingombrante mezzo di traverso e impedendo ai carabinieri di proseguire con la loro auto. Quindi è sceso dal veicolo e si è dato alla fuga a piedi in mezzo ai campi. Nonostante fosse ancora buio pesto, l’uomo è stato catturato e tradotto presso il carcere di Bari.

A bordo della motrice, a seguito di un’ispezione, sono stati rinvenuti  e sequestrati un passamontagna, una torcia elettrica e due telefoni cellulari, mentre la cisterna è stata restituita al legittimo proprietario.

Sono in corso accertamenti al fine di identificare la proprietà della motrice – anch’essa posta sotto sequestro – a causa dell’abrasione del numero di telaio, e di accertare l’eventuale esistenza di complici.

7 gennaio 2013

Alessandra Morgese