Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, tra il 2009 e il 2010 le FSE comprarono da uno stabilimento in Germania 25 carrozze Siberling che, subito dopo l’acquisto, vennero spedite a Zagabria per la ristrutturazione e la conversione per renderle compatibili con quelle pugliesi. Costo dichiarato dell’operazione: 22,5 milioni di euro. Somma che venne quasi interamente coperta dai fondi ministeriali  europei.

A far muovere la macchina della Giustizia è una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate al nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza circa questa compravendita avvenuta in un regime di esenzione IVA. A seguito delle indagini, condotte tra Italia, Germania, Croazia e Svizzera, le Fiamme Gialle hanno depositato una perizia che illustra come il costo medio dell’operazione commissionata dalle FSE sia di 15 milioni di euro, massimo 19,5 milioni. Dunque, che fine hanno fatto quei tre milioni di euro in più dichiarati dai bilanci delle Ferrovie per questa compravendita?

È quello che i finanzieri stanno cercando di capire e a tal fine saranno utili i pc personali degli indagati, sequestrati e peritati lo scorso 3 ottobre dalla Procura di Bari. Intanto la Regione Puglia si è costituita parte civile nel procedimento in oggetto.

12 novembre 2012

Pasquale Amoruso