Nell’ambito dell’operazione denominata “Pay to Build”, assieme al primo cittadino e all’ex sindaco sono stati destinatari di misure cautelari anche tre consiglieri comunali, due dirigenti, tre funzionari dell’ufficio tecnico del Municipio, un imprenditore e un dipendente di un Consorzio operante tra Bari e Modugno. Le ordinanze sono state eseguite dalla Guardia di Finanza e disposte dal gip Ambrogio Marrone su richiesta del pm Francesco Bretone, titolare dell’inchiesta.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari e cominciate già nel 2003, hanno fatto emergere la cattiva gestione dell’urbanistica da parte del Comune di Modugno: gli amministratori pubblici indagati, infatti, erano soliti ricevere tangenti in cambio del rilascio delle concessioni edilizie. Le licenze, inoltre, non sempre erano conformi alle norme urbanistiche. L’attenzione degli investigatori, in particolare, si sarebbe concentrata sulle irregolarità edilizie presenti nella nuova zona residenziale alla periferia della città, nei pressi delle piscine comunali, e in alcuni capannoni industriali.

Nei confronti dei funzionari pubblici indagati si è proceduto anche al sequestro di beni immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro.

30 novembre 2012

Alessandra Morgese