I flaconi in questione erano in possesso di un cittadino albanese sbarcato dalla nave “Adriatica 1”. Non si sa ancora se l’uomo, diretto verso l’Italia settentrionale, fosse un semplice corriere del medicinale, illegale non solo nel territorio italiano. Il Vidatox, infatti, è prodotto dalla casa farmaceutica cubana Labiofam e  in alcuni paesi è ritenuto un farmaco antitumorale. Peccato che la Labiofam non sia  convenzionata con distributori farmaceutici internazionali.

Ecco spiegato il perché dei frequenti viaggi della speranza negli scorsi anni in quel de L’Avana, da parte di persone alla ricerca della cura miracolosa contro il cancro. Una cura che, secondo il sito “Science Fanpage”, nascerebbe dall’allevamento di scorpioni della specie Rophalurus junceus. Questi verrebbero in seguito stimolati a secernere una minima quantità di veleno: proprio la tossina sarebbe alla base della cura antitumorale.

Non è il primo caso di sequestro ingente di medicinali nel porto di Bari, e non sarà certo l’ultimo: solo lo scorso aprile circa 30mila tra fiale e pillole, presumibilmente antinfiammatori ed ansiolitici, contenute in 365 confezioni medicinali, sono state sequestrate dagli uomini della Guardia di Finanza. La merce è stata ritrovata su di un furgone proveniente dalla Grecia. I medicinali sarebbero stati immessi nel mercato clandestino con la possibilità di gravi conseguenze per la salute di eventuali consumatori: i farmaci, infatti, non erano registrati al Ministero della Salute.

1 agosto 2012

Angelo Fischetti