A illustrare i particolari dell’operazione è stato il procuratore capo  Antonio laudati e il Pm Desirè Digeronimo. L’inchiesta ha messo in luce un imponente traffico internazionale di sostanze stupefacenti, provenienti da Olanda e Spagna, ben coordinato da due organizzazioni criminali, ritenute satelliti dei gruppi criminali baresi Diomede e Parisi.

In realtà si è trattato di due operazioni, poi unificate, delle quali la prima ha preso il via dopo l’omicidio a Grumo Appula del 24enne Francesco Toscano. Quell’episodio ha portato gli investigatori sulla pista del traffico di droga nella zona, gestito da Giuseppe Simone, un affiliato del clan Diomede. La droga perlata, ossia di ottima qualità, e gessata meno buona, arrivava dalla spagna nascosta tra le cassette di frutta. Veniva venduta nell’hinterland alla gente facoltosa di Bari o alle periferie a seconda della qualità richiesta.

La seconda inchiesta, invece, ha coinvolto numerosi comuni tra cui Monopoli, Triggiano, Fasano, Mesagne e Cerignola. In questo caso la sostanza stupefacente di provenienza olandese veniva spacciata nei comuni a sud della Puglia e messa sul mercato nel quartiere Japigia di Bari, grazie al pregiudicato Vincenzo Leoci, finito in carcere. Nel corso dell’inchiesta una ventina le persone sono arrestate in fragranza di reato e 36 i kg di stupefacenti sono stati sequestrati.

20 luglio 2012

Patrizia Camassa