I medici, comunque, tengono a precisare che, sebbene i test per verificare la presenza dei microbatteri tubercolari abbiano dato risultato positivo, non si può parlare di tubercolosi conclamata, bensì di casi sospetti che potrebbero rivelarsi come casi di broncopolmonite e che pertanto necessitano di ulteriori analisi.

«Il contagio per la tubercolosi è davvero molto difficile – ha spiegato la dottoressa Cinzia Germinario, responsabile dell’osservatorio epidemiologico regionale che si sta occupando del caso – non è come un raffreddore. C’è bisogno di un contatto comunque molto diretto e prolungato. Per questo i casi sono davvero contenuti e comunque sui due bambini si tratta ancora di un sospetto. Nulla di certo».

Una volta scoppiato il caso con l’annuncio, la settimana scorsa, della contrazione della malattia da parte dell’insegnante di sostegno alla dirigente dell’istituto, la scuola ha fornito un elenco di tutte le persone – tra maestri e alunni delle prime e delle quarte – che sono entrate in contatto con l’insegnante: circa 200. Dei 30 alunni sottoposti finora al test, nessuno è risultato infetto a parte i due casi su citati. Il dato, fa notare anche la preside, Giovanna Palmulli, è confortante: “Questo istituto è sicuro. Non c’è pericolo”, ha dichiarato, invitando i genitori a mantenere la calma e a continuare a mandare i figli a scuola.

Oggi, intanto, 170 persone fra bambini e maestre saranno sottoposti allo screening presso la Asl di Bari per valutare la presenza di altre persone eventualmente contagiate: si tratta del test della “mantoux”, una prova diagnostica che consiste nell’iniezione intradermica sull’avambraccio di una piccola quantità nota di tubercolina al fine di segnalare, attraverso un significativo e duro rigonfiamento che si verifica nell’arco di 48-72 ore, la positività all’infezione. “Ma siamo fiduciosi sui risultati – ha aggiunto la dottoressa Germinario, invitando alla calma – Il contagio è stato molto contenuto e questo deve rassicurare anche le famiglie”.

Per domani, infine, è attesa una riunione con i vertici della Asl e i responsabili della scuola al fine di informare le famiglie su quanto sta accadendo e per rassicurarle ulteriormente sull’assenza di pericolo di contagio nell’istituto ospitante circa 400 alunni.

16 maggio 2012

Alessandra Morgese