Dopo il forte botto la via è stata avvolta da polvere e fumo, niente fiamme, c’è voluto qualche minuto prima che i residenti abbassassero lo sguardo e notassero i vetri sulla strada: una Ford Fiesta vecchio modello, parcheggiata sulle strisce gialle appena ridipinte era stata fatta esplodere.

La carrozzeria era ammaccata, i parabrezza giacevano sull’asfalto a qualche metro di distanza mentre i finestrini ridotti in piccoli frammenti erano disseminati ovunque, come se l’ordigno esplosivo fosse all’interno dell’auto.

Nella via giunge un gruppo di ragazzi che davanti al disastro impugna i cellulari e chiama i soccorsi. Merito alla polizia locale, nemmeno il tempo di comporre l’113 che già due pattuglie erano sul luogo.

Bloccato il traffico, nel tratto della strada tra via Nicolai e via Garruba, dalle auto della polizia messe di sbieco nel frattempo sul luogo giungono altre tre volanti che aiutano ad allontanare i curiosi e a dirimere il traffico.

Avvertito il proprietario della vettura, un residente del luogo sulla 50ina sposato con figli, viene interrogato dagli agenti che, osservata la scena, pensano subito ad un attentato ad personam.

“Sono un onesto cittadino, potete chiederlo a chiunque” si difende il proprietario dell’auto affermando di non avere idea del perché proprio la sua vettura sia stata colpita.

Gli agenti, continuando a parlare con lui, e decidono di accertare che abbia anche il diritto di parcheggiare sulle strisce gialle e l’uomo fornisce loro tutte le necessarie documentazioni. Intanto sulla scena arrivano prima i vigili del fuoco poi due agenti della scientifica per le prime foto e i primi rilevamenti.

Osservate anche le attività commerciali nei dintorni poi sul luogo restano solo due pattuglia in attesa che arrivino gli artificieri a garantire la sicurezza del luogo.

Quintino Sella resta chiusa per molte ore ma l’attentato avrebbe potuto creare maggiori danni, pensate se solo quel gruppo di giovani fosse passato di lì qualche minuto prima, o qualche residente fosse rincasato o avesse passeggiato con il proprio cane sul viale come spesso accade in una via trafficata come quella.

Così dopo il maresciallo dei carabinieri di Cerignola, il consigliere comunale di Manfredonia, questa volta a subire è un cittadino qualunque, cosa non nuova nella terra di Puglia, intanto le indagini proseguono.

Rosaria Albanese