L’indagine, che ha portato al sequestro di 226mila articoli fasulli (perlopiù scarpe, borse e vestiti) e alla denuncia di 11 persone, ha coinvolto le città di Altamura, Andria e Trani.  L’operazione, nel caso del comune dell’Alta Murgia, ha seguito un iter ben delineato dagli uomini delle Fiamme Gialle, che hanno deciso di intervenire dopo un’attenta opera d’osservazione atta a controllare il flusso di giovani che abitudinariamente frequentavano il negozio.

Successivamente, dopo aver notato il continuo via vai di clienti, i finanzieri hanno deciso d’irrompere nell’esercizio commerciale, scoprendo il raggiro: sui falsi capi firmati venivano apposte delle ettichette raffiguranti i loghi dei più importanti marchi d’abbigliamento.

L’indagine ha riguardato anche le sedi di produzione degli oggetti artefatti, nella fattispecie tre stamperie di Andria, Trani e Rimini. Luoghi, questi, in cui gli agenti della Guardia di Finanza hanno trovato e sequestrato 4.200 capi d’abbigliamento pronti alla messa in commercio.

Nicola Oscar Ottati