Sardelli, per chiarire il suo ruolo, oltre ai propri meriti, ha ricordato di essersi personalmente impegnato e battuto affinché “in Puglia si realizzassero strutture a dimensione umana”. A chi accusa Vendola di aver fatto riaprire un concorso della Asl di Bari per consentire la partecipazione di Paolo Sardelli, il medico risponde:

«Non c’è nessuno scandalo. La legge prevede la facoltà del direttore generale di riaprire i termini se i partecipanti sono pochi o poco qualificati. La prima volta si sono presentati in tre, la seconda in sei».

Oltretutto, Sardelli ha ricordato di aver accettato di partecipare al concorso solo dopo la promessa di Lea Cosentino, direttore della Asl all’epoca dei fatti, di ristrutturare e migliorare la condizione del reparto di chirurgia toracica del San Paolo, affinché divenisse confortevole per i pazienti ricoverati.

«Quello che conta è che il mio è un reparto eccezionale, con medici eccezionali – ha dichiarato Sardelli – ci hanno appena pubblicato uno studio scientifico su una delle riviste più importanti del mondo. Ma è giusto che la magistratura indaghi e approfondisca. Ho chiesto al mio direttore generale, Mimmo Colasanto, se ritiene che io debba lasciare. Mi ha pregato di rimanere al lavoro, cosa che farò».

Maria Bruno