I beni sottoposti a misura di prevenzione patrimoniale erano già stati oggetto di squestro penale nel 2009, quando il gip del Tribunale di Bari dispose per tutti e sette gli indagati anche la misura cautelare del carcere. Si trattò dell’operazione “Shylock”, dal nome dell’omonimo romanzo di Philip Roth, che avvenne a conclusione delle indagini su alcuni prestiti con tassi d’interesse fuori legge.

Secondo gli inquirenti, De Carne e Carlucci, rispettivamente ausiliario al reparto di ginecologia e addetto alla manutenzione del Policlinico di Bari, avrebbero concesso somme di denaro a personale paramedico del Policlinico e a commercianti del capoluogo, pretendendone la restituzione con un rendimento del 60 per cento. Di qui la condanna in appello ad una reclusione di quattro anni e 10 mesi per il primo e di tre anni e sei mesi per il secondo.

Chi si rifiutava o non riusciva a ripagare il debito sarebbe stato inoltre minacciato e percosso dai presunti usurai, che in alcuni casi si sarebbero impossessati con la forza della merce e dell’arredo nei negozi dei commercianti inadempienti.

Vincenzo Drago