Sostenere un esame che prevede una fila interminabile di studenti a ogni appello, un’attesa lunga ma una materia non così complessa da studiare, fa gola a qualunque universitario. Non solo studenti di Scienze della Formazione ma anche di altre facoltà, come Lettere, che necessitavano dei “noti” crediti a scelta si rivolgevano al terzo piano dell’Ateneo per sostenere questo esame.

Una scelta forse non condivisibile ma più “veloce” per accumulare crediti e giungere all’agognata laurea. Un esame in Storia della Pedagogia, questa la materia in questione. Il problema, però,  si viene a creare nel momento in cui, gli studenti continuano a sostenere questo esame con il docente in pensione dallo scorso novembre. Una prassi, questa, assolutamente illecita.

Eppure ci sono le testimonianze di studenti che attestano questo meccanismo: si sostenevano esami anche al di fuori degli appelli previsti e dopo aver decretato il voto, il candidato veniva congedato, lo statino trattenuto e verbalizzato poi nelle date ufficiali. Ciò che rende tutto ancora più grave è che questo sistema, secondo gli studenti, sarebbe stato utilizzato fino a poco tempo fa sempre dallo stesso docente, ormai in pensione. Solo che non potendo verbalizzare l’esito degli esami, Caporale si sarebbe rivolto a un collega docente che avrebbe firmato l’esito delle prove.

Il preside della facoltà di Scienze della Formazione, Giuseppe Elia dichiara:  “non risulta alcun esame verbalizzato dal professor Caporale dopo il suo pensionamento”. In realtà non dichiara nulla di nuovo se si tiene conto delle testimonianze degli studenti che, appunto, hanno ammesso che non era il docente a firmare i verbali. Ciò che desta preoccupazione è che se tale procedura venisse poi riscontrata, “la presidenza sarà costretta ad annullare le suddette attività”, ha precisato Elia.

Comunicato che ha suscitato, inevitabilmente, la protesta degli studenti. Sarebbero un centinaio gli universitari che rischiano l’annullamento, fatto questo, che dimostrerebbe, quindi, la reale messa in atto di tale pratica illecita. L’associazione “Studenti Indipendenti Formazione” ha, infatti, lanciato un appello tramite la propria pagina Facebook, affinchè possano venire fuori tutte queste irregolarità e eventualmente intraprendere una “battaglia legale”.

Oltre agli esami, lo stesso preside Elia, ha dichiarato che sulla sua scrivania ci sono ben cinque tesi di laurea che venivano ancora oggi seguite dal docente e che ora sono in stallo fino a quando non verrà trovato un nuovo referente. Il tutto contornato, di certo, dalla “gioia” di questi cinque studenti che non possono, al momento, laurearsi.

Elena Defilippis