La dinamica dei fatti sembra chiara: l’anziano signore, un pensionato di 85 anni ieri, di buon mattino, era andato a comprare il giornale da un’edicola vicino casa ma, mentre si accingeva ad attraversare il vialone, in corrispondenza dell’incrocio semaforizzato ad angolo con via De Amicis, è stato preso in pieno da una Seat Toledo che sembra marciasse ad alta velocità. Alla guida del veicolo killer c’era un 60enne  ora iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. L’autovettura è stata sequestrata dai Carabinieri per accertamenti.

Al personale medico che ha soccorso l’ 85enne, le condizioni dell’uomo sono apparse immediatamente gravissime visto la violenza dell’impatto con l’auto. La speranza che l’anziano signore si potesse salvare è rimasta accesa solo per poco e questa mattina l’uomo è morto.

In via Fanelli, un’altra via della città  molto trafficata sia da pedoni che da automobilisti, a febbraio  è finito sull’asfalto un ragazzino 15enne mentre cercava di attraversare sostando sulle sulle strisce bianche. In questo caso l’investitore, un 48enne, si è giustificato dicendo di non aver visto il ragazzo a causa della pioggia.

In Italia, secondo i dati Asaps, ogni giorno 57 pedoni rimangono vittime di incidenti stradali e 2 perdono la vita. Il 35 per cento di loro viene investito sulle strisce pedonali, nonostante proprio qui i pedoni abbiano  sempre la precedenza.  Come  nel caso di Viale della Repubblica, le vittime maggiori sono gli anziani. Le regioni più pericolose  sono la Lombardia, il Lazio e la Toscana.

Se si guarda ai grandi numeri, sul totale dei pedoni investiti sulle strisce in Italia, la Puglia scende nelle posizioni più basse. Questo, però nulla toglie alla tragedia della morte anche di una sola persona in circostanze così assurde.

Dominga D’Alano