OGGETTO: Lavori di manutenzione edile di tipo eccezionale non ordinaria agli immobili adibiti a scuole elementari gestiti dal Comune di Bari.

CUP: J96E09000200005  –  CIG: 0578166DA9

Progetto finanziato con mutuo Cassa Depositi e Prestiti alla posizione n. 4537807 del 29.12.2009.

 Con la presente sono a comunicarVi, l’incomprensione e la difficoltà oltre i disagi procurati dal Comune di Bari al geom. Di Ruvo Giovanni titolare dell’impresa omonima ed esecutrice dei lavori in oggetto, per comportamenti poco chiari da parte di persone operanti nella Ripartizione Ragioneria e Lavori Pubblici, il tutto riscontrabile dall’eventuale lettura dei tabulati telefonici.

 La ditta Edil Restauri del geom. Di Ruvo, impresa individuale, appaltatrice dei lavori in oggetto di importo complessivo di € 145.845,59 giusto Atto di sottomissione firmato il 03.06.2011, e registrato a Bari in data 06.06.2011 al n. 12938 doveva incassare Stati Avanzamenti Lavori (SAL) ogni € 70.000,00 giusta previsione contrattuale. Tuttavia alla data di sottoscrizione della presente vanta un credito nei confronti del Comune di Bari di circa € 170.000,00  (fattura n. 20 del 03.10.2011 di € 174.206,97 compresa IVA).

La sottoscritta ditta sin dall’inizio si è resa disponibile nei confronti del Comune di Bari ad iniziare subito i lavori, visto la chiusura delle scuole e lavorando in maniera continuativa anche durante il periodo delle ferie estive, pur di agevolare il Comune di Bari con la riapertura delle scuola per evitare disagi agli alunni.

 Incomprensibilmente, visto trattasi di finanziamenti con mutuo Cassa Depositi e Prestiti, non rientranti nei parametri dei Patto di Stabilità, tanto è vero che la stessa Cassa Depositi e Prestiti agenzia centrale di Roma nonostante la distanza chilometrica con “lodevole normalità” ha espletato ed eseguito il suo compito già dal 26 novembre con pratica n° 067371 inviando le somme relative alla fattura sui conti correnti del Comune di Bari con valuta 06 dicembre 2011.

Evidenziamo che in tutti i comuni d’Italia per quel tipo di finanziamento Cassa Depositi e Prestiti,  liquidano i creditori in 10 – 15 massimo 20 giorni dalla data di ricevimento dei fondi da parte della Cassa Deposti e Prestiti.

I tempi normali di operosità dei vari uffici e gli adempimenti di controllo al riguardo del geom. Di Ruvo Giovanni già avvenuti da parte di chi di dovere in ottobre e novembre prefiguravano il pagamento da parte del Comune di Bari prima delle festività natalizie.

I motivi del Patto di Stabilità per il Comune di Bari non sussistono perché esso è stato usufruitore di fondi da parte della Regione Puglia per ovviare al problema, comunque noi non rientravamo per i motivi su indicati; dagli uffici della Ragioneria ci ripetevano che c’erano problemi di Patto di Stabilità, che il Comune aveva chiuso L’ufficio Ragioneria da 12 dicembre 2011 e dunque i pagamenti dal 12.12.2011 non erano più effettuabili, che l’ufficio Ragioneria riapriva il 16 gennaio 2012 e ricominciavano a pagare dal 16.01.2012.

Tutto questo è falso, il comune di Bari ha eseguito pagamenti nei confronti di altre ditte appena dopo Natale il 27 e 28 dicembre, nonché nell’anno nuovo 04 gennaio da notizie ufficiose ma certe e riscontrabili di colleghi imprenditori.

Il Comune di Bari tutt’oggi trattiene somme che non potrebbero avere nessun altro utilizzo all’infuori dei motivi per cui esse sono state richieste destinate e recepite, si sottolinea che la ditta Edil Restauri del geom. Di Ruvo Giovanni è una ditta individuale basata sulla propria forza finanziaria ormai esaurita, sulla dignità della persona, sul rispetto delle regole, del prossimo, e sugli affidamenti bancari ormai esauriti per pagare i propri dipendenti, subappaltatori, fornitori, le imposte e contributi mensili propri e dei dipendenti, difatti alla data odierna, la ditta è in regola con il DURC e non ha nessuna pendenza con EQUITALIA.

Un altro punto poco chiaro è emerso dopo la nostra telefonata all’ufficio Ragioneria il 30 gennaio c.a.  i quali con comportamenti contraddittori, rinnegavano i precedenti termini, riferitici  telefonicamente, per il pagamento e contestavano la comunicazione NULLA OSTA del relativo pagamento della Ripartizione Lavori Pubblici Prot. n° 7605 del 12.01.2012 giuntaci qualche giorno fa.

Smarriti per gli eventi, per ulteriori chiarimenti in merito cercavamo di contattare il Responsabile Unico del Procedimento il quale era assente per impegni; di conseguenza ci rivolgevamo per chiarimenti al Direttore dei Lavori, il quale anch’esso incredulo riferiva che il 25 gennaio c.a. aveva rifatto per la 3° volta richiesta di attestazione di Equitalia a riguardo il geom. Di Ruvo, dopo che aveva già provveduto a fare la medesima richiesta ad Equitalia il 03.11.2011, ulteriore richiesta il 15.11.2011 ed infine, come predetto, il 25.01.2012.

La Edil Restauridel geom. Di Ruvo dichiara di aver esaurito le proprie risorse finanziarie,  compresi gli affidamenti e gli anticipi sulla fattura, concessi dagli Istituti Bancari, non è più in grado di procedere al pagamento delle maestranze e dei fornitori, delle imposte e contributi.

Oggi con amarezza sono a chiedere con urgenza al Comune di Bari, ed alle Istituzioni che leggono per conoscenza, di intervenire per far chiarezza sulla vicenda che vado a denunciare non avendo nessun intenzione di ricorrere a vie trasversali ed illegali di finanziamento e ad atti estremi che ormai ricorrono i colleghi di ogni parte d’Italia ho scelto la strada della DENUNCIA PUBBLICA PREVENTIVA per fare la mia parte nei limiti possibili di cui dispongo in questa società malata.

Sono a disposizione delle Autorità di competenza e non solo, per fare nomi e cognomi di coloro che sviano dal proprio operato, per capire se si tratta di INCOMPETENZA, OMISSIONE O MALA FEDE.

L’intera vicenda, ad una persona con un po’ di logica ed intelligenza pone degli interrogativi, ma è incompetenza? È negligenza? È  mediocrità operativa? Oppure è malafede?

La domanda nasce spontanea: “COSA NON HO FATTO PER MERITARMI QUESTO INFERNO?”

In questo maledetto periodo di crisi possono degli uomini, delle persone restare fredde, impassibili adagiandosi a comportamenti superficiali a discapito della vita altrui?

In ultima istanza, si chiede e si diffida il Comune di Bari al pagamento della fattura la n. 20 del 03.10.2011 di € 174.206,97 entro e non oltre 5 giorni, diversamente la ditta sarà costretta ad adire le vie legali per la richiesta urgente di un decreto ingiuntivo ed ovviamente a consegnare i documenti in Tribunale per chiedere il proprio fallimento.

 

Si ringrazia anticipatamente tutti coloro che volessero intervenire.

 

Andria, lì 01 febbraio 2012

 

 Edil Restauri®

geom. Giovanni Di Ruvo