Stando alle ricostruzioni dell’accaduto, la vittima è stata trattenuta contro la propria volontà in un locale adibito a servizio di sorveglianza situato nella zona industriale di Capurso. Oltre a impedirle di fuggire, l’uomo avrebbe aggredito la compagna con un bicchiere rotto. Approfittando di qualche secondo di distrazione del convivente, la donna è riuscita a telefonare ai propri genitori che hanno immediatamente avvertito il 112.

Sul posto si sono recati i carabinieri della stazione di Capurso che hanno fatto irruzione nel locale e bloccato il 59enne ora in carcere con le accuse di lesioni personali aggravate e sequestro di persona. La vittima, invece, è stata trasportata dal personale del 118 al Policlinico di Bari e, secondo i medici, presenta traumi guaribili in pochi giorni.

La violenza sulle donne, conviventi, figlie, mogli o fidanzate, non smette mai di sorprendere e rabbrividire. Nonostante le molteplici iniziative, come quelle di Amnesty, per proteggere i diritti del mondo femminile, i casi come questo non mancano e certamente non risparmiano la Puglia.
Tra gli episodi simili, quello di giugno scorso a Ruvo di Puglia dove un 49enne fu arrestato per aver, secondo l’accusa, minacciato e aggredito con un coltello l’ex moglie durante la separazione. Pochi giorni prima a Foggia, nel maggio 2011, un 27enne originario della Repubblica Ceca aggredì la fidanzata intenzionata a interrompere definitivamente la relazione.
Maria Bruno