Nel video, Salvatore elenca tutte le lettere che ha inviato al sindaco di Bari Michele Emiliano e al presidente della Regione Nichi Vendola. Denuncia, ancora una volta, le irregolarità e le raccomandazioni nella Asl pugliese e racconta cosa significa vivere in una casa di riposo che in realtà è una “topaia”.

I due erano stati sfrattati dalla loro abitazione e lui aveva ottenuto una promessa di posto di lavoro alla Asl nel 2008. Prima però avrebbe dovuto completare un tirocinio formativo in un istituto per disagiati.

Il lavoro non è mai arrivato, ma una proposta sì: fingersi invalido per ottenerlo. Salvatore ha denunciato tutto alla stampa, ha fatto con Antonia lo sciopero della fame per dieci giorni, continuato a inviare lettere alle grandi personalità d’Italia per farsi aiutare. Fino a che hanno ceduto.

Il popolo del web si è unito nel dolore per la loro scomparsa e durissime sono state le critiche all’amministrazione locale e allo Stato. C’è chi spera che rimangano sulla coscienza di molti e chi prega per loro, chi dà la colpa alla crisi e chi inveisce contro i governi passati. Rabbia, angoscia e delusione sono state le prime sensazioni che hanno colpito gli utenti: i commenti si moltiplicano e gli internauti discutono tra loro di un Paese di vecchi, che non sa reinserire i sessantenni nel mondo del lavoro.

Da tutte le voci, sorge una sola triste domanda: fino a che punto bisogna arrivare per farsi ascoltare?

Rachele Vaccaro

Questo è il video in cui la coppia raccontava i propri disagi: