Ha ribadito la prima confessione fornita il 5 gennaio: Antonio Giannandrea ha spiegato di aver continuamente minacciato Antonella sotto forma anonima, pur continuando sempre a parlare d’amore, senza riuscire a spiegare il perché della sua irreversibile azione. L’ha avvolta in un abbraccio, mentre le ripeteva che l’amava, con quello stesso abbraccio le ha fatto perdere i sensi, e dopo ha infierito su di lei con un coltello.

Non riesce a spiegare Giannandrea il perché di quel gesto, non vi erano stati litigi nelle ore precedenti, tuttavia afferma di essersi estraniato dal mondo, come se non ci fosse altro da fare in quel momento se non uccidere la sua giovane fidanzata.

Una doppia personalità, come se la prima, quella innamorata di Antonella, venisse annullata completamente dall’altra, che la odiava a tal punto da volerla morta.

Non spiega nemmeno il perché di quel profilo falso su facebook, e i due mesi di minacce di morte, forse solo una perizia psichiatrica riuscirà a dare alcune risposte.

In tutti questi dubbi, tra movente e salute mentale di Giannandrea, l’unica certezza è che Antonella ha trovato la morte tra le braccia del suo amato, l’unico “luogo” in cui forse, erroneamente, si sentiva protetta da quell’anonimo che la perseguitava.

Valentina Piccoli