La cosca mafiosa del quartiere Japigia, al fine di riciclare i proventi ottenuti attraverso il traffico di stupefacenti, avrebbe investito denaro, sulle partite del Bari.

I match finiti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti riguarderebbero 3 partite di Serie A e 1 di Coppa Italia. Nella fattispecie, i sospetti degli uomini dell’Arma si sarebbero concentrati sul match di Coppa Italia tra Bari e Livorno, partita terminata 4-1 per i padroni di casa in cui, a cavallo tra il primo e il secondo tempo, con le squadre ferme sul risultato di 1-0, si registrò un flusso anomalo di scommesse segnalato da un bookmaker austriaco.

Stando all’indagine, nell’intervallo della gara dallo stadio San Nicola partirono diverse telefonate rivolte a svariate zone d’Italia e, al contempo, i bookmakers registrarono decine di migliaia di euro puntati sull’over. Come detto, la partita terminò 4-1, risultato che ha incrementato i sospetti degli uomini dell’antimafia.

Per quanto riguarda il campionato, le partite prese in esame dagli inquirenti sono Bari-Chievo Verona, terminata 2-1 in favore dei clivensi, Parma-Bari, finita 1-2 per i biancorossi, e Bologna-Bari, gara terminata con un clamoroso 0-4.

Nei succitati match le anomalie si sarebbero riscontrate in diversi atteggiamenti sospetti da parte dei calciatori, che comunque (occorre ricordarlo) non risultano iscritti nel registo degli indagati. In occasione di Bari-Chievo, ad esempio, si scatenò un dibattito in relazione alla presunta esultanza dell’ex biancorosso Belmonte in occasione del secondo gol gialloblu.

Per quanto riguarda Parma-Bari, invece, le atipicità furono manifestate da una dichiarazione resa dal difensore barese Marco Rossi, che in seguito ad un parapiglia con alcuni giocatori del Parma, affermò: «Mi accusate di aver fatto il professionista: meglio non dire cosa succede nel calcio negli ultimi anni». In Bologna-Bari si segnalarono puntate sull’over e sulla vittoria con handicap dei biancorossi, ormai retrocessi da diverse giornate.

In questo sconcertante scenario, che con il calcio inteso come sport non ha nulla a che fare, appare probabile che la procura barese si affianchi alle procure di Cremona e Napoli, impegnate già da tempo a fronteggiare situazioni speculari.

Nicola Oscar Ottati