In un periodo come quello che precede le feste natalizie, in cui gli acquisti (anche di prodotti alimentari) aumentano, il Corpo Forestale ha indetto, durante il primo meeting internazionale contro la contraffazione, una serie di controlli serrati. Durante tutta la settimana, gli agenti del Nucleo Agroalimentare hanno indagato sulle derrate in vendita, sul rispetto della normativa Ue sui marchi D.O.P, sulle date di scadenza e sulla qualità del prodotto offerto dall’esercente dell’attività commerciale.

Sono stati sequestrati circa 20 quintali di alimenti, compresi tra dolciari, farine, semilavorati e surrogati: le etichette erano prive di indicazioni relative alla data di scadenza o si trattava di beni che non potevano più essere conservati. Circa 600 kg di convenzionale formaggio stagionato riportavano una falsa designazione D.O.P. di “pecorino sardo”: all’interno dei supermercati, quasi 100 kg tra latticini, salumi e prodotti a base di pesce sono stati sequestrati per etichettature non conformi.

Sono stati prelevati anche confezioni di biscotti secchi, panettoni, carni importate, a causa dell’inadeguatezza con cui erano state riportate le informazioni di cui il consumatore deve venire a conoscenza. In altri punti vendita della provincia barese erano esposti cartelli non veritieri sui prodotti. Sono scattate immediatamente le sanzioni penali e amministrative, che costeranno agli esercenti circa 100mila euro oltre alle perdite dovute al sequestro delle derrate.

Con un’operazione della polizia agro-alimentare, il 25 agosto 2011 erano stati sottratti al commercio 170 chili di carne avariata, in pessimo stato di conservazione prelevati da un supermercato nel comune di Casamassima. Mentre, con la collaborazione della Guardia di Finanza, il Corpo Forestale, il 12 gennaio, aveva messo sotto sequestro 400 tonnellate di derrate alimentari, ritrovate nel deposito di un distributore all’ingrosso di Massafra, in provincia di Taranto.

Margherita Micelli Ferrari