Istigazione a delinquere finalizzata alla rivolta e minacce ai danni degli ospiti del Cara per tre di loro, resistenza a pubblico ufficiale, uso di armi improprie, minacce, interruzione di pubblico servizio, violenza, danneggiamenti e così via, le accuse di cui devono rispondere gli altri 42 citati in giudizio. Tutti giovani, nordafricani e asiatici gli imputati che grazie alle prove raccolte (filmati, fotografie e testimonianze) sono stati identificati.

Il 1 agosto centinaia di immigrati ospiti del Cara a causa del sovrannumero e delle condizioni in cui dovevano vivere e constatando i tempi lunghi dell’iter burocratico per ottenere l’asilo politico e in molti casi vedendo respinte le richieste, diedero vita a una pericolosa guerriglia. Dopo aver sfondato le recinzioni del centro di accoglienza, gli extracomunitari invasero la statale 16 bis in entrambe le direzioni ponendo bidoni incendiati sulle carreggiate e creando numerosi disagi alla città.

Gli immigrati bloccarono i binari della linea ferroviaria Bari-Foggia e misero in atto una sommossa con sassi e spranghe contro la polizia intervenuta per sedare i rivoltosi che non riuscì a frenare l’ondata di violenze rivolta anche ai giornalisti presenti. Si contarono numerosi feriti e si ritornò alla normalità dopo lunghe trattative.

Dopo le rivolte di agosto la Regione Puglia ha annullato, con delibera n.1707, il termine di presentazione delle domande di iscrizione al Registro delle Associazioni degli Immigrati previsto dalla legge regionale n.32/2009, prima stabilito a 60 giorni. I presidenti delle varie associazioni compongono, dal 30 novembre 2011, la Consulta Regionale per l’integrazione degli immigrati.

I loro compiti sono molteplici e mirano a migliorare l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia. La Consulta può formulare proposte propedeutiche alla formazione della programmazione regionale e dei provvedimenti a favore degli immigrati; può esprimere pareri e proposte di intervento in merito alle aree tematiche che interessano l’immigrazione; può formulare proposte per lo svolgimento di studi sull’immigrazione e sulle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati.

Inoltre la Consulta collabora con l’Osservatorio, anche attraverso approfondimenti e sessioni tematiche sul fenomeno migratorio e può formulare alla Regione proposte di intervento presso il Parlamento e il Governo per la tutela degli immigrati.

 

Eleana Martiradonna