Dagli accertamenti effettuati a cura della Polizia Stradale è emerso che i mammiferi stavano viaggiando senza alcuna certificazione sanitaria, in violazione delle disposizioni del Regolamento (CE) 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto, e senza alcuna autorizzazione per il trasporto stesso.

Dopo i dovuti controlli, eseguiti in collaborazione con la Polizia Stradale di Bari, si è provveduto al sequestro dei cuccioli che sono stati temporaneamenti trasferiti presso la stalla di sosta di Bitritto. I mammiferi inoltre, rinchiusi in gabbie accatastate l’una sull’altra, erano obbligati a defecare e urinare addosso a quelli intrappolati al di sotto. Intrappolati sì, perchè erano costretti a viaggiare in tanti in gabbie piccolissime, oltre che piene di escrementi, trovando difficoltà anche nei minimi movimenti.

I visoni erano in viaggio da lunedì scorso e per quattro giorni non hanno ingerito cibo. Sulla base anche del Decreto Legislativo 25 luglio 2007 n. 151 è stato posto un fermo amministrativo. Il trasportatore, multato, dovrà corrispondere una sanzione dell’importo complessivo pari a 9.000,00 euro.

Dal 1992 la Lav che si batte contro ogni forma di sfruttamento e violenza sugli animali, sull’ambiente e gli ecosistemi, per il rispetto del diritto alla vita di ogni essere vivente, è impegnata nella sensibilizzazione sulla crudeltà nascosta in un capo o in un collo di pelliccia. Simone Pavesi, Responsabile LAV, Campagne Pellicce, ha parlato di animali “vittime della moda”, chiarendo che questi visoni sono solo l’esempio di quanto avviene a decine di milioni di animali uccisi ogni anno per le loro pellicce la cui produzione è un business dalle dimensioni enormi.

Iniziata nel Nordamerica, la pratica dell’allevamento intensivo di animali da pelliccia si è diffusa nel nostro continente all’inizio del Novecento. L’85% della produzione mondiale deriva da specie allevate con un grande giro di affari in tutto il mondo.

Ogni anno l’industria della pelliccia uccide oltre cinquanta milioni di animali, tra cui visoni, lontre, castori, conigli, ermellini, volpi, zibellini e scoiattoli. Per ricavare un “normale” cappotto di pelliccia sono necessari: 12-15 linci, 10-15 lupi o coyote, 15-20 volpi, 60-80 visoni, 27-30 procioni,10-12 castori o 60-100 scoiattoli.

Non è la prima volta che un carico illegale di animali viene scoperto nel porto del capoluogo pugliese. Agli inizi di novembre oltre cento esemplari di tartarughe in via d’estinzione sono state sequestrate dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato presso i varchi doganali del porto di Bari. Le testuggini si trovavano nascoste all’interno di un automezzo, detenute in scatole di cartone e in pessime condizioni igieniche.

Palma Maria Roberta Frascella