Sul loro mandato vige il voto del silenzio: in procura a Bari tutte le bocche sono cucite, tanto che ai giornalisti che si trovavano al terzo piano della vecchia sede del Palazzo di Giustizia, nel capoluogo pugliese, è stato ripetuto più volte che non avrebbero ricevuto alcuna informazione, neppure conferme o smentite sulla reale presenza degli ispettori giudiziari a Bari.

Il principale bersaglio del team di ispettori inviati dal ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, è lo scottante fascicolo numero 13015 del 2008, quello che ha al centro la controversa figura dell’imprenditore barese Giampaolo Tarantini e il giro di decine di escort che l’uomo d’affari avrebbe portato nelle residenze del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fra il 2008 e il 2009. Il Guardasigilli avrebbe deciso di inviare l’équipe di ispettori, a seguito delle accuse che l’ex pm di Bari, Giuseppe Scelsi, avrebbe mosso, al Csm e alla magistratura campana e a quella pugliese, contro l’altro ex pm di Bari, Antonio Laudati.

Secondo Scelsi, infatti, il collega avrebbe volutamente insabbiato o rallentato le indagini relative proprio al “caso escort”. Laudati, da parte sua, è recentemente passato al contrattacco, sostenendo che, in realtà, sarebbe stato proprio il suo predecessore a commettere una serie di errori tecnici che avrebbero finito col rovinare l’inchiesta.

L’invio ispettivo, dunque, mirerebbe proprio a verificare cosa è accaduto dal momento in cui Laudati si è insediato a Bari, nel settembre 2009, al luglio 2010, quando Scelsi ha ottenuto il trasferimento alla Procura Generale. L’ispettorato avrebbe già acquisito gli atti relativi alle audizioni dei due magistrati davanti al Csm e sarebbe stato questo il punto di partenza dell’indagine amministrativa interna.

Questo pomeriggio dovrebbe essere già stato ascoltato Antonio Laudati, domani sarà la volta dei sostituti Elena Pontassuglia (in mattinata) e Ciro Angelillis (nel pomeriggio), mentre si dovrà attendere giovedì mattina per le audizioni di Pasquale Drago, il pm che dirige il fascicolo, arrivato da Napoli, relativo al caso Lavitola-Tarantini, parallelo a quello delle escort baresi. Del team ispettivo farebbero parte Andrea Nocera, Giuseppe Maiuro e Tonino Di Bona, a guidarli non dovrebbe essere il loro capo Arcibaldo Miller, perché coinvolto nelle recenti polemiche legate a un suo presunto legame con l’inchiesta P3, ma il suo vice, Gianfranco Mantelli.

 

Eva Signorile