immagine tratta dal sito ufficiale del Carnevale di Putignano, www.carnevalediputignano.it

Gli alberi natalizi si stringono, si fanno striminziti in soffitte dalla luce soffusa che li ospiteranno per tutto l’anno. Ma niente paura, in Puglia le feste sono come gli esami, non finiscono mai. Il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, a Putignano si accende la fantasia delle maschere, torna il Carnevale più amato d’Europa! Già dallo scorso 26 dicembre si è inaugurata ufficialmente la 628esima edizione del Carnevale putignanese, figlio di affascinanti legende che danzano tra sacro e profano. Anche quest’anno il giorno di Santo Stefano si è consumato il Rito delle Propaggini, tradizione che vede come protagonista lo spostamento delle reliquie del santo nella Chiesa di Santa Maria la Greca.

Ma è “Sant’Antun maschr i sun” (“Sant’Antonio maschere e suoni”) che nella cittadina barese dà il via alla stagione del mascheramento. Purtroppo per via della situazione pandemica toccherà anche al carnevale sacrificare una parte della sua anima goliardica, custodendo i meravigliosi carri di cartapesta per speciali sfilate già in programma in estate.

Resta però confermata la suggestiva benedizione della stalla e degli animali che si terrà lunedì 17 gennaio 2022, alle ore 15.30 presso la Masseria “La Grotta” di Domenico Lagravinese. Durante la celebrazione avverrà lo scambio della mozzarella consacrata, prodotto tipico di Putignano e simbolo della sua radicata cultura rurale. Sarà ancora una volta un’occasione per dimostrare quanto questo carnevale sia il simbolo di una storia che resiste all’evoluzione dei tempi, quanto sia radicata nella pugliesità la mescolanza di svaghi contadini e speranze di fede.

Rito di Sant’Antonio Abate e benedizione della stalla – edizione 2021

L’appuntamento è come sempre promosso dalla Fondazione Carnevale di Putignano con il patrocinio del Comune di Putignano e la collaborazione di COPAGRI – Confederazione
Produttori Agricoli. Il giorno di Sant’Antonio la funzione religiosa verrà celebrata dall’arciprete cittadino don Peppe Recchia. Ci saranno inoltre i rappresentanti della fondazione promotrice, le autorità locali e la sindaca del comune barese Luciana Laera. Durante la manifestazione sono attesi gli interventi dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, e del Presidente della IV Commissione del Consiglio Regionale, Francesco Paolicelli.

“Ancora una volta ci ritroveremo in un’azienda agricola del nostro paese, partiremo
dalle radici della nostra storia contadina, lì dove il nostro carnevale è nato. La benedizione della stalla ed il passaggio della mozzarella sono ritualità relativamente recenti ma che ci piace ripetere per ricordare da dove nasce la nostra tradizione carnascialesca e continuare a coltivare ogni aspetto, anche il più piccolo, che ci lega al territorio”, dichiara con estrema gioia Maurizio Verdolino, Presidente della Fondazione Carnevale.

“Era il 2000 quando con Pasquale Tria, compianto amico e grande conoscitore dei riti e delle
tradizioni locali, iniziammo ad organizzare questo appuntamento nella giornata di Sant’Antonio maschr i sun, lo facemmo per dare visibilità ad un settore che all’epoca soffriva le conseguenze della “mucca pazza”. Volevamo far ripartire il comparto in
evidente difficoltà e la tradizione è proseguita fino ad oggi che siamo alle prese con un’altra crisi mondiale. C’è bisogno di dare fiducia alle attività produttive locali e farlo con il sorriso e con un rito benaugurale, nello spirito più autentico del nostro carnevale, ci sembra il modo migliore”, conclude Matteo Campanella, Presidente della sezione putignanese di COPAGRI.

Dopo il 17 gennaio a Putignano si andrà di giovedì in giovedì, dedicando intere giornate a diverse categorie sociali: dai monsignori ai preti, dalle monache alle vedove, passando per le donne sposate ed infine i cornuti. Fino al martedì grasso, tanto durerà il sogno di quel fanciullo mascherato.