In guerra e in pandemia tutto è permesso. A dire la verità, ce lo ricordavamo un po’ diverso, ma a quanto pare anche i modi di dire si devono adeguare alla situazione, del resto mala tempora currunt.

Dopo il bagno a mare e la partitella di calcetto sulla spiaggia, è la volta degli assembramenti davanti alla farmacia. Eh già, perché una scusa per uscire, il barese medio la deve trovare.

Nella prima ondata, durante il lockdown quando non eravamo ancora così scafati, l’ironia dei social si è scatenata sul gettare la spazzatura o sulla passeggiata col cane, oggi, a un anno di distanza, basta avere una comprovata necessità.

Spazio quindi alle “soste” davanti alle tabaccherie con la scusa delle sigarette, alle farmacie con la scusa di un gastroprotettore o del viagra, e chi più ne ha più ne metta. Davanti alle edicole no, la storiella di essere usciti a comprare il giornale potrebbe risultare per qualcuno davvero poco credibile. Negli ospedali, intanto, va sempre peggio.