Nemmeno il tempo di essere inaugurata che la pista ciclabile “light” in corso Vittorio Emanuele è sulla bocca di tutti.

Il progetto nasce nell’ambito del programma open space del comune di Bari che mira a migliorare la mobilità durante la fase 3 dell’emergenza coronavirus. Nelle ultime ore si è completato il tracciamento della segnaletica orizzontale ma si sta ancora valutando come strutturare bene l’organizzazione.

Ci siamo recati sul posto e abbiamo puntato l’attenzione su come i baresi e i ciclisti abbiano accolto questa novità. Se il presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti mostra tutto il suo ottimismo e dichiara che presto “la pista verrà accettata”, sono in molti a storcere il naso.

Ci sono bastati 30 minuti, per altro neppure all’orario di punta per il traffico barese, per renderci conto del comportamento completamente indisciplinato dei ciclisti. C’è chi va in contromano, chi in mezzo alla strada, c’è chi azzarda sorpassi agli autobus fermi per far scendere i passeggeri, chi invece snobba i semafori e il codice stradale.

Il tutto davanti agli occhi di alcuni vigili, a pochi passi dalla pista ciclabile con un telefonino in mano. Non sappiamo esattamente il motivo, l’unica cosa che ci è noto sapere è che le 23 multe fatte ieri sono nulla in confronto a quello che è successo oggi.