Il video di Dino Rizzi mentre riprende dei giovani skaters che si divertono sulle nuove panchine di via Sparano, ha suscitato diverse polemiche. Tra chi ha definito questi ragazzi dei bulli dediti solo a rovinare il suolo pubblico, c’è anche una skater che prende le parti di questi giovani. Non sappiamo se fosse lì al momento della ripresa, ma le sue parole, pubblicate al di sotto della diretta di Rizzi, sono dure e piene di amarezza.

“Baresi, popolo gretto e ignorante”. “I veri vandali sono i figli di papà che si drogano e fanno baldoria con i soldi dei genitori”. “Bari si merita di rimanere una piccola città del sud, non come le altre città europee dove queste scene sono ordinarie”. “I baresi sono bravi solo a buttare m…a sulle persone e augurare il male”. “Bari rimarrà sempre alle pezze”. Queste sono solo alcune delle frasi più dure che la ragazza ha scritto nei suoi lunghi commenti.

Sia nei commenti che nel video sono volate parole dure. Non discutiamo chi abbia ragione, ma è anche vero che le panchine di via Sparano non sono il luogo ideale per allenarsi in qualche tricks, ma si dovrebbe fare in rampe create proprio per questo genere di allenamenti.

Chiunque, legato alla propria città o al pensiero dei soldi spesi nel costruire la nuova via Sparano, potrebbe immediatamente pensare che così facendo le panchine si potrebbero rovinare o peggio rompersi. La ragazza però difende i suoi amici dicendo che uno skate non può danneggiare una struttura di marmo, senza contare però le panchine e la scalinata di San Ferdinando scheggiate.

Siamo difronte a due mondi diversi, due stili di vita che vengono vissuti in parallelo e che stentano a incontrarsi, ma alla base del vivere civile ci deve essere sempre il rispetto dei beni comuni.