Ci piacerebbe immaginare che questa sedia, abbandonata sul marciapiede ad angolo tra via Libertà e Don Bosco, sia un’installazione postmoderna, di quelle esposte nei musei avanguardisti per rappresentare la fragilità umana e lo scorrere del tempo, ma probabilmente esiste una spiegazione più pratica e semplice.

Che si tratti di ciò che resta del banchetto di qualche venditore ambulante o semplicemente dell’ennesimo ingombrante abbandonato, poco importa. L’inciviltà colpisce ancora e si mette comoda.