Ancor prima del minchia parking, era il tempo del post auto riservato: con la sedia, un classico diffuso soprattutto nei piccoli paesi, ma non solo; a volte con la scala, addirittura con due cassette della frutta o con l’opera d’arte, finora escamotage imbattuto nel panorama del settore.

Lo stratagemma per agevolare il parcheggio ad amici, parenti e garzoni di bottega, è però espressamente vietato dal codice della strada, che prevede anche multe pesanti.

Dal punto di vista amministrativo, infatti, si configura l’illecita occupazione di suolo pubblico, quella stessa per cui, giusto a titolo di esempio, si è scatenato un putiferio a Barivecchia nelle scorse settimane, la così detta battaglia dei gazebo tra commercianti e Soprintendenza poi risolta con un compromesso.

Tornando al codice della strada, la sanzione per i trasgressori va da 168 e 674 euro, importo degno dei migliori e più costosi complementi d’arredo, altro che sedia della cucina. Nel caso poi si configuri anche una occupazione stabile, la cosa può ricadere nel penale, ipotesi remota, ma da non escludere.