“Non sono a conoscenza, non so nulla, verifico immediatamente come possa essere successa una cosa del genere e prendo subito provvedimenti”.

Il senatore Massimo Cassano, in piena campagna elettorale, cade dalle nuvole. I manifesti affissi abusivamente come una mitragliata sui muri al quartiere San Paolo non sono una sua iniziativa.

“Farò tutto quello che serve per toglierli, ci mancherebbe” aggiunge. Dunque, l’impegno è preso, ma anche il danno è fatto. A un mese esatto dalla tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento, il primo candidato a cadere nell’odioso vizietto del muro imbrattato è lui. Siamo tristemente certi che non sarà il solo.

La multa, secondo l’articolo 634 del codice penale, intanto è stata fatta. Chissà che non sia da monito per tutti gli altri.