Antipasto della casa 3.000 lire,
spaghetti alle vongole 2.500 lire,
sogliola al cartoccio 5.000 lire,
dolce 1.300 lire, per un totale di 11.800 lire. Bevande escluse. Dall’atipasto al dessert, non troppi anni prima dell’entrata in vigore della moneta unica, si spendeva qualche centesimo in più di sei euro per un pranzo del genere.

A guardare il menu dell’ex ristorante “Il Capriccio” di Bitritto, dove il gestore del locale in ristrutturazione ha scovato il reperto, la rabbia del consumatore medio sale fino al limite massimo.

Oggi, con quei sei euro, a malapena riesci ad assicurarti un pirmo o una pizza che, prendendo in considerazione la più costosa del menu, all’epoca costava 2.500 lire. Il documento è degli anni ’80, ma poco importa. Il documento, che vi invitiamo ad esplorare, anche solo per darvi metaforicamente qualche schiaffo in faccia, rappresenta la testimonianza migliore di quanto la vita sia cambiata, diventando più costosa e complicata per tutti; di quanto sia aumentato il numero di persone che non arriva a fine mese, quelle che non possono neppure sognare di andare in un ristorante.