Se n’è andata nel posto più congeniale, al Cimitero di Bari, sotto gli occhi sbigottiti dei passeggeri che aveva ripreso a trasportare dopo il fermo e le polemiche per la sua vecchiaia. Il cartello “Guasto” sul parabrezza ha il sapore della lapide.

Qui giace la navetta scassata, risistemata e di nuovo scassata. Stava così bene ferma lì, con i loculi alle spalle, che il catorcio è rimasto a lungo alla venerazione degli utenti tutti.