Tempi duri per le “gattare” (o i gattari). I periodi in cui si poteva lasciare cibo per strada con l’intenzione di sfamare tutti i felini del vicinato stanno per terminare. Già, evidentemente qualcuno si è stancato di quel coacervo di gatti, lì dietro i cassonetti sul marciapiede di via Muciaccia, al quartiere San Pasquale. E avrebbe deciso di buttare ogni volta il cibo nel cassonetto ancor prima che venga consumato dagli animali.

Per carità, non diciamo che sia sbagliato dar da mangiare agli animali ma se lo si vuole fare per strada, che si seguano almeno le basi della decenza. Infatti, bisognerebbe pulire le zone da quelle ciotole improvvisate (generalmente piatti di plastica) in cui avanza il cibo.

Sia per una questione di decoro urbano, sia perché il cibo non mangiato dai gatti con il passare del tempo va a male. Si deteriora, e con l’estate alle porte anche l’odore per strada non è dei migliori, così come testimoniano alcune segnalazioni. Per non parlare del conseguente rischio che corrono i cani al guinzaglio che passeggiano in zona e gli stessi gatti randagi, ossia quello di avvelenarsi.

Ma alla presunta gattara barese non deve essere andata giù la decisione di un singolo cittadino di buttare quel cibo nell’immondizia (evidentemente per evitare che si avvicinassero gruppi di gatti) e, in barba a ogni regola, ha scritto un messaggio usando un cassonetto della differenziata di via Muciaccia. Una scritta ben chiara: “Ti stai divertendo a buttare il cibo dei gatti? Hai finito! Scoprirò chi sei“. Occhio, la faida sembra essere appena iniziata.