Al termine di una combattutissima campagna elettorale, il Consorzio di Rosa Marina ha un nuovo presidente. Si tratta del professor Francesco Paolo De Mattia. Checché ne dicano quelle due screanzate delle signore di Rosa Marina, per i baresi che hanno colonizzato il feudo marinaro di Ostuni, si tratta di un avvenimento importante.

In gioco c’è l’immagine e il futuro del villaggio. Ha vinto una lista forte, con un programma chiaro e la volontà di realizzarlo fino in fondo. Tra le prime misure pensate dal presidente De Mattia, l’unificazione del complesso, geograficamente tagliato in due, ma con gli stessi diritti nonostante si tenda a considerare una parte destinata alla “Bari bene” e l’altra al “popolino”.

Nessuna distinzione, più in generale una politica che tenda anche alla civilizzazione di chi pensa di poter replicare a Rosa Marina le cattive abitudini della città. Enza e Marisa, le imbellettate appassionate di burraco, criticanti ma amanti della vita mondana da spiaggia, dovranno farsene una ragione. Niente più suv parcheggiati a membro di segugio, grazie anche ai taxi elettrici.

Tante novità per il futuro di chi ha scelto di vivere un periodo dell’anno nel meraviglioso luogo ameno poco distante da Bari, diventato nel corso degli anni autentico status symbol. Avere o non avere la villa a Rosa Marina può fare la differenza, non solo nella vita mondana; in contrapposizione a quanti hanno invece deciso di conquistare Riva dei Tessali, l’altro lato del tacco balneare della Puglia.