«Spazio sprecato». Questo deve aver pensato il possessore del macchinone parcheggiato sul marciapiedi del sottovia Luigi di Savoia, meglio noto come sottopassaggio di Sant’Antonio. A prima vista, in effetti, non si capisce bene a cosa possa servire una piazzola di fianco alla scalinata, in un punto di grande traffico, dove nemmeno si fermano gli autobus, ma tant’è, quell’area non è uno spazio destinato a ospitare auto, e quindi lì parcheggiare davvero no si può.

O meglio, di potere si può nel senso che è fattible, come dimostra tra l’altro il parcheggio perfettamente allineato alla scala e perpendicolare al marciapiedi, ma davvero non è consentito. Come possa essere sfuggito agli organismi preposti al rispetto delle regole, questo è un mistero a parte. Cento di metri più avanti, infatti, in piazza Luigi di Savoia, c’è la garitta della Polizia Municipale, spesso presente in forze a sorvegliare il traffico dato l’enorme flusso di veicoli da e verso il centro città. Da lì, poi, auto di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza ne passano a centinaia.

Sia quel che sia, un parcheggio così “a minchia” davvero non lo avevamo mai visto.