Dopo la spiaggina legata alla ringhiera, vera chicca della passata stagione estiva, ecco il carrello incatenato al palo della luce. L’onda criminosa che sta affogando la città di Bari sembra essere sempre meno anomala. Furti, rapine, scippi e magheggi sono ormai all’ordine del giorno. Così, per la serie “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, ecco i baresi adoperarsi in solerti contromisure anche nella tutela di oggetti di poco valore.

Siamo nel quartiere Poggiofranco, all’incrocio fra via Martin Luther King e via Papa Pio XII. Il popolo dei ragazzi che imbucano volantini pubblicitari nei palazzoni della zona è già in giro da qualche ora. Migliaia di piccoli manifesti però, impacchettati per bene e imballati uno sopra l’altro, fanno un peso non indifferente. Meglio aiutarsi con un carrello. Uno di quelli da lavoro, arricchito da una borsa in tela all’interno della quale alloggiare comodamente i volantini.

Partorita l’idea, ecco nascere pure il problema. Dove parcheggiare il piccolo muletto? Come poter stare tranquilli in una città dove se non stai attento ti portano via anche il monopattino da sotto i piedi? La soluzione escogitata dai postini del volantino sembra reggere. Basta trovare un palo della luce dal diametro importante, fornirsi di una catena anti-tenaglia e mantenere unito il tutto con un lucchetto spesso almeno cinque centimetri.

Cari ladri di carrelli, il vostro tempo è finito. E sappiate che qualora veniate a capo anche di questo antifurto, il prossimo passo sarà il block shaft. O meglio ancora, un cane da guardia.