Bari rinnova la sua devozione a San Nicola il 6 dicembre, giornata probabilmente più cara rispetto alla sagra di maggio. Solennità liturgica e folklore insieme per rinnovare di anno in anno una tradizione secolare.

I fuochi d’artificio annunciano l’apertura delle porte della Basilica di San Nicola ai pellegrini. Alle 5 la prima delle Messe che saranno celebrate oggi in onore del Patrono Assieme a centinaia di fedeli, abbiamo fatto nottata per poter pregare San Nicola nel pieno rispetto delle tradizioni. Tutto di notte, tutto in una notte.

Il borgo antico il 6 dicembre non va a dormire. Botteghe e negozi restano aperti per i turisti e l’intera cittadinanza che si riversa per le viuzze del centro storico. I più fortunati riescono a entrare a casa degli abitanti del quartiere, accolti come fossero di famiglia. Tavole imbandite in segno di accoglienza. Lo fanno in pochi adesso, ma gli irriducibili ci sono, come la signora Teresa: «Ci prepariamo da giorni per accogliere chi vuole fare una preghiera con noi – spiega offrendoci una tazza di cioccolata – per noi è davvero una grande giornata, e qualcuno dei nostri problemi fa un po’ meno paura».

Dopo aver pregato San Nicola, ci riversiamo nuovamente tutti per strada, prima per la suggestiva “fiaccolata nicolaiana”, poi per fare colazione in maniera diversa assieme ad amici, conoscenti e sconosciuti.

Per strada si incontrano “punti ristoro” alternativi. La colazione con la cioccolata calda, messa a disposizione da alcune abitanti di Barivecchia (alcune le abbiamo riconosciute, sono le stesse che durante l’anno vendono sgagliozze e popizze), è un appuntamento fisso, tipico della notte dedicata al Patrono.

Poi giunge l’alba. Lo spettacolo del sole che sorge sul mare è mozzafiato e, nonostante la stanchezza di un’intera settimana di lavoro sulle spalle, si può tornare a casa per riposare, consci finalmente di essere entrati in pieno clima natalizio. Buona Festa di San Nicola e dell’Immacolata a tutti.