A Bari si sa, trovare parcheggio è un incubo, specie se ci si trova nelle zone centrali della città, soprattutto tra le vie del passeggio e dello shopping. Se poi la necessità è quella di sostare due minuti per correre in farmacia, dobbiamo sicuramente aspettarci il vigile armato di carta e penna pronto a fare la multa. Ma a Bari la legge non è uguale per tutti, lo raccontiamo da alcuni mesi.

Percorrendo il lungomare, tra il Faro e San Francesco alla rena, capita di imbattersi in macchine abbandonate in doppia fila. Bene che vada ci saranno le quattro frecce accese. E i conducenti? Probabilmente sono in uno dei bar a gustarsi un gelato oppure, approfittando delle brevi giornate di sole, sono spiaggiati lungo la costa. Nella trappola della doppia fila siamo caduti anche noi, rimasti bloccati 35 minuti in attesa dei proprietari delle due auto che ci impedivano di lasciare il parcheggio, proprio davanti alle “Terrazze di Santa Lucia”.

Cerchiamo gli automobilisti nel bar; domandiamo agli abusivi che popolano la zona; suoniamo il clacson, si girano tutti, persino la signora indignata della nostra persistenza. Insomma, tutti tranne i vigili, che non si trovano neanche a cercarli. Non passano e allora ognuno fa come gli pare. La vera preoccupazione dell’incallito della doppia fila non è tanto la multa quanto la possibilità di restare con la batteria a terra.

Su quel tratto di lungomare, di domenica mattina tra le 10 e le 12, neppure l’ombra di un vigile. L’anarchia è evidente nelle fotografie allegate. Ciò che più colpisce sono le decine e decine di posti auto disponibili persino non a pagamento. Sarà la mancanza di educazione, sarà la pigrizia domenicale ma, a nostro avviso, l’inciviltà impunita è più grave dell’inciviltà stessa.