“European Smart Cities&Communities”, Bari c’è

(16 settembre 2011) BARI – Il capoluogo pugliese si candida al progetto “European Smart Cities&Communities”, che coinvolgerà 70 città europee di media grandezza, fra le quali saranno premiate le più virtuose fra quelle firmatarie del “Patto dei sindaci”, finanziando i progetti presentati con un investimento di 11 miliardi di euro per 10 anni. I dettagli sulla candidatura del capoluogo pugliese, unica città del Sud-Italia a proporsi, saranno presentati domani mattina, sabato, alle 9:30 alla Fiera del Levante, nel Padiglione del Corridoio Pan-Europeo VIII, n.126. All’incontro prenderanno parte l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Lacarra, l’energy manager del Comune di Bari, Pasquale Capezzuto, il direttore della ripartizione Edilizia Pubblica e lavori Pubblici Maurizio Montalto e il professore Luigi Ranieri, docente della facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento.

La Giunta rinuncia al San Nicola, tessere addio

(16 settembre 2011) BARI – Si tratterà di un’abile mossa politica o di un sincero atto di bontà? Per citare Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea, visto che la Giunta municipale ha deciso di rinunciare alle tessere di propria competenza per accedere allo stadio San Nicola. L’annuncio è stato dato direttamente dal sindaco di Bari Michele Emiliano che ha anche chiesto che questi ingressi vengano riservati alle categorie protette della popolazione. Un bel gesto insomma che, con l’aria di anti-politica che si respira in Italia in questo periodo, non può fare certo che bene alla coalizione del governo barese.

Scuola, troppi studenti in aula: è emergenza classi “pollaio”

(16 settembre 2011) BARI – La situazione delle scuole baresi (e d’Italia) si fa sempre più critica: tra divise bianche che, al suono della campanella, non dirigono più il traffico e non vigilano sul fiume in piena di ragazzi che ogni giorno affollano gli spazi antistanti gli istituti, tra la riduzione del personale ATA che obbliga gli alunni della “Carlo Levi” ad andare in bagno solo dalle 10 alle 12, e la mancanza di banchi e sedie al “Giulio Cesare”, che costringe alcune classi ai doppi turni, viene spontaneo chiedersi dove andrà a finire la scuola, di questo passo. L’ultimo allarme arriva dal liceo scientifico “Scacchi”, il cui numero di allievi per ogni prima – formatasi quest’anno – non è mai inferiore a 30. Classi “pollaio”, sono state definite, ma si tratta di un’emergenza che ha colpito anche gli istituti tecnico-professionali “Giulio Cesare”, “Romanazzi” e “Panetti”.

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