Superficie liscia e lucente, colorito roseo, forma a mandorla, spessore uniforme, buona consistenza, margine libero uniformemente arrotondato e compatto. Questo dovrebbe essere l’aspetto dell’unghia ideale, corollario e completamento di una mano bella e ben curata, spia e testimone di un buono stato di
salute generale.

Le unghie, analogamente ed unitamente alla cute delle mani, sono costantemente esposte alle aggressioni chimiche, fisiche e climatiche della vita quotidiana, lavorativa e non, che possono alterarne la consistenza e l’aspetto in tutte le sue componenti. Oltre queste, le causa di modificazione delle unghie possono essere quanto mai numerose: tic personali (mangiarsi le unghie, sfregarle una contro l’altra, picchiettare margine contro margine, ecc.), manicure tecnicamente mal fatti a carico sia dell’unghia sia della cuticola che ricopre la base dell’unghia, micosi ed infezioni batteriche indotte dall’uso di strumentario non sterilizzato, malattie congenite o acquisite cutanee e non (omocistinuria, sindrome di Down, eczema, lichen ruber planus, psoriasi, sclerodermia, Reynaud, diabete, ecc.), situazioni carenzali (calcio, biotina, Vitamina A, ecc.), assunzione di antibiotici (tetracicline, sulfamidici, ecc), ecc. L’uso intensivo del computer picchiando con le unghie sulla tastiera può danneggiare l’unghia. Benché il trauma sia sostanzialmente modesto, ripeterlo per molte ore al giorno durante il corso di mesi ed anni, porta alla creazione del danno.

Qualsiasi tipo di cambiamento a carico delle unghie, quindi, non deve essere trascurato, ma sottoposto al parere del dermatologo che, individuata la causa dopo un attento esame e l’effettuazione degli esami eventualmente utili, indicherà i rimedi opportuni.

In condizioni di normalità, per mantenere in buono stato le proprie unghie, è sempre utile ricorrere ad alcune pratiche preventive e scegliere sempre prodotti di qualità ( prodotti scadenti = danno quasi certo). Così come detto per le mani, la prima cosa utile da fare costantemente, senza sconti, è proteggere le mani con dei guanti durante i lavori domestici per le donne, guanti da lavoro per gli uomini che svolgano attività manuali. Per la detersione delle mani essere acqua tiepida e saponi non aggressivi a pH lievemente acido. La rimozione dello smalto, effettuata con solventi che non contengono acetone, deve essere completa ed accurata, immediatamente seguita da un lavaggio con acqua tiepida e sapone (eventualmente tenendo le mani immerse in acqua per qualche minuto) senza eccedere nella lunghezza del lavaggio poiché l’acqua indebolisce le unghie disidratandole. La permanenza del solvente seccherebbe la lamina ungueale.

Per rinforzare e nutrire la cheratina ungueale è utile immergere successivamente, a mano asciutta, per qualche minuto le unghie in olio di oliva o limone (usando il succo o introducendo le dita in un mezzo limone) o miscela di entrambi. La rimozione delle pellicine intorno all’unghia e la cuticola che ne protegge la base deve essere fatta con estrema attenzione, senza strappare o premere con forza ad evitare reazioni infiammatorie. Per la cuticola si possono utilizzare creme apposite che ne facilitano la rimozione aiutandosi poi con cotton fioc.

Per la limatura è preferibile evitare le limette in ferro (troppo aggressive, tendono a spezzare e sfaldare l’unghia) e limare partendo dai lati verso il centro. Dopo queste operazioni l’unghia va idratata massaggiandola con creme nutrienti. Nella scelta degli smalti evitare l’uso frequente di smalti a rapida essiccazione e, per quelli colorati, può essere utile applicare prima una base protettiva ad evitare di macchiarla.

Nel caso di unghie fragili, che si sfaldano (onicoschizia lamellina), è utile una dieta ricca di minerali e vitamine (Vitamina A, biotina, ferro, sali minerali, aminoacidi solforati, ecc) o integratori alimentari dedicati allo scopo reperibili in farmacia (da evitare gli acquisti via internet se non si è garantiti sulla qualità e la provenienza del prodotto) e massaggiare ogni sera l’unghia con olio di oliva, gel nutrienti o basi rinforzanti. Possibile l’utilizzo di smalti idrosolubili rinforzanti reperibili in farmacia.

Le cause di fragilità possono essere fisiologiche (invecchiamento) o provocate da: problemi alimentari quali carenze di minerali e/o vitamine da scarsa assunzione di frutta, verdura, ecc.; azione dei tensioattivi contenuti nei detersivi o detergenti in generale; scarsa qualità di prodotti quali smalti, gel, solventi, ecc. Ricostruzioni, smalti permanenti, decorazioni, ecc. su unghie fondamentalmente sane sono generalmente ben tollerate purché praticate da personale esperto ed in ambienti igienicamente ineccepibili, ad evitare spiacevoli conseguenze. Nel caso dovesse comunque risultare un danno non bisogna applicare smalti e/o solventi per un paio di settimane, usare guanti protettivi, applicare poi smalti ristrutturanti e rinforzanti e mantenere le unghie pulite ed idratate con le apposite creme.

Una ultima notazione, In casi sempre più rari è possibile osservare una dermatite allergica da contatto da smalto e/o prodotti per le unghie localizzati al volto, ed in particolare alle palpebre e/o al collo e/o alle guance. Ciò è dovuto al frequente contatto delle dita, e delle unghie in particolare, con queste superfici. È una evenienza, questa, da tenere ben presente allorché si effettui una ricerca allergologica per dermatiti allergiche del volto apparentemente di inspiegabile origine.

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Specialista in Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse ed in Allergologia e Immunologia Clinica Primario Dermatologo dell’Osp. Casa Sollievo della Sofferenza- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di San Giovanni Rotondo (FG) dal 1/10/1980 al 31/05/2006. Docente a Contratto presso le scuole di Specializzazione in Dermatologia delle Università: Cattolica del Sacro Cuore di Roma, G.D’Annunzio di Chieti , A.Moro di Bari dal 1984 al 2006 Presidente Emerito dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) Autore di oltre 300 tra pubblicazioni ed abstract di relazioni tenute in numerosi congressi nazionali ed internazionali della specialità, coautore di 6 ed editor di 4 volumi di dermatologia. Socio di numerose società scientifiche italiane ed internazionali tra cui American Academy of Dermatology, European Academy of Dermatology, SIDEMaST, ADOI, ecc.