Un argomento sempre poco considerato all’atto della prescrizione terapeutica è quello delle possibili interazioni tra il regime alimentare del paziente e la terapia farmacologia prescritta. Poiché ogni alimento contiene dei principi attivi che possono accentuare o ridurre l’attività del farmaco prescritto, è bene che il paziente informi il medico delle proprie abitudini alimentari.

L’aglio può accentuare il rischio di emorragie se associato a farmaci antiaggreganti o anticoagulanti, mentre negli ipertesi in trattamento farmacologico può indurre fenomeni di ipotensione sommando la propria attività ipotensiva a quella dei farmaci.

Il caffè, dato il contenuto in caffeina (contenuta in minore quantità anche nel cioccolato, camomilla, te, guaranà, cola, matè), presenta una serie di interazioni tra cui: riduce l’azione sedativa delle benzodiazepine; in associazione con farmaci quali isoniazide, furazolidone, ecc. può indurre l’insorgenza di aritmia cardiaca o grave ipertensione; in associazione con teofillina, aminofillina, xantine provoca una eccessiva stimolazione del sistema nervoso centrale. Gli effetti tossici della caffeina vengono accentuati dai contraccettivi orali e dal succo di pompelmo che ne accrescono i livelli ematici. A dosi superiori a 400mg al giorno la caffeina può indurre incontinenza urinaria (una tazzina di espresso o moka di 35-50 ml ne contiene 60-120mg, un caffè americano di 100ml ne contiene 90-125mg). Il caffè, soprattutto a dosi elevate, contrasta dunque l’azione dei farmaci in uso per il trattamento proprio dell’incontinenza urinaria.

L’anice, contenuto in numerosi liquori (Sambuca, Ouzo, Raki, Anisette, ecc.), a piccole dosi stimola i centri nevosi, la respirazione e le funzioni digestive, ma ad alte dosi ha azione stupefacente. Dato il contenuto di furocumarine, potenzia l’azione dei farmaci fotosensibilizzanti; in concomitanza con gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) ne aumenta la gastrolesività; con gli antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti ed eparine a basso peso molecolare accentua il rischio di emorragie.

Il pompelmo riduce l’assorbimento intestinale di numerosi farmaci (antiaritmici, statine, calcio antagonisti, immunosoprressori, inibitori delle proteasi) assunti per bocca, mentre non ne influenza l’assorbimento se assunti per via parenterale. Il ridotto assorbimento o la ridotta metabolizzazione comportano aumento dei livelli plasmatici del farmaco, e quindi, il rischio di maggiori e più gravi effetti collaterali.

La liquirizia induce ritenzione idrica, aumento pressorio, perdita di potassio (si possono avere effetti particolarmente gravi in soggetti ipertesi, diabetici, cardio e/o nefropatici che
assumono digitale); aumenta i livelli ematici dei contraccettivi orali e dei cortisonici, riduce l’attività degli ipotensivi e con la digossina induce tossicità da digitale (aritmie gravi, turbe visive, nausea) in conseguenza dell’ipopotassiemia indotta.

L’associazione mirtillo + Coumadin aumenta il rischio di emorragie (non sono tuttavia noti casi di emorragia mortale).

La camomilla, per riduzione del catabolismo, comporta aumento dei tassi ematici di farmaci quali calcioantagonisti, cisapride,lovastatina, sinvastatina. Assunta assieme a sedativi o alcool si ha un effetto sommatorio.

La valeriana accentua l’effetto sedativo degli analgesici oppioidi e la epatotossicità dei farmaci e delle erbe dotate di tossicità per il fegato.
Il ginco biloba accentua gli effetti antiaggreganti piastrinici degli anticoagulanti, degli inibitori dell’aggregazione piastrinica e dell’ aglio, con grave rischio di emorragie; accresce i livelli ematici dell’omeprazolo e della nifedipina (con conseguente possibile crisi ipotensiva); accresce gli effetti di anti MAO e papaverina.

Il tabacco riduce l’assorbimento dell’insulina somministrata sotto cute; contrasta l’attività sedativa delle benzodiazepine; riduce le capacità ipotensive dei betabloccanti e le proprietà analgesiche degli oppioidi.

Il ginseng (panax ginseng) aumenta l’effetto degli estrogeni, dei cortisonici, degli ipogligemizzanti, della caffeina (in quantità elevate), potenzia l’azione del Warfarin (con il rischio di emorragie), ed aumenta i livelli ematici della digossina.

Passando al campo delle vitamine, anch’esse possono nuocere e/o interferire con l’attività dei farmaci. La vitamina A, assunta ad alte dosi e/o per lunghi periodi), può indurre intossicazione acuta (nausea, vomito, emicrania, incoordinazione, turbe visive) o cronica (inappetenza, mialgie, anemia, perdita di capelli, turbe neurologiche) e la comparsa di carotenodermia (pigmentazione giallo-arancio della cute, incluse le regioni palmo-plantari). In associazione con le tetracicline ne potenzia le capacità fotosensibilizzanti, ma può anche indurre ipertensione endocranica benigna.

La vitamina E ad alte dosi (oltre 800 mg al giorno) può indurre tendenza alle emorragie, nausea, alterazione delle funzioni immunitarie, turbe delle funzioni sessuali, diarrea, disfunzioni della tiroide, della ipofisi della corteccia surrenale, cefalea, gastralgie, ipostenia, vertigini. Con gli antiaggreganti piastrinici ed anticoagulanti (Warfarin, Eparina, Pentossifillina, Aspirina) accresce il rischio di emorragie.

Quelli citati sono solo alcuni esempi delle possibili interazioni tra alimenti e farmaci.

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Specialista in Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse ed in Allergologia e Immunologia Clinica Primario Dermatologo dell’Osp. Casa Sollievo della Sofferenza- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di San Giovanni Rotondo (FG) dal 1/10/1980 al 31/05/2006. Docente a Contratto presso le scuole di Specializzazione in Dermatologia delle Università: Cattolica del Sacro Cuore di Roma, G.D’Annunzio di Chieti , A.Moro di Bari dal 1984 al 2006 Presidente Emerito dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) Autore di oltre 300 tra pubblicazioni ed abstract di relazioni tenute in numerosi congressi nazionali ed internazionali della specialità, coautore di 6 ed editor di 4 volumi di dermatologia. Socio di numerose società scientifiche italiane ed internazionali tra cui American Academy of Dermatology, European Academy of Dermatology, SIDEMaST, ADOI, ecc.