Ma voi l’avete mai provata la sensazione di guardarne uno in mezzo a tanti e di pensare “Eccolo, finalmente l’ho trovato, l’uomo dei miei sogni?

A me è successo, più di una volta. Una volta successe in Grecia, era il tizio di un bar a Corfù, che vendeva le pannocchie e io lo guardavo incantata in quei sudici muscoli oleosi con canotta tipica estiva mentre mio padre mi ricordava quanto fosse importante che mi cadessero tutti i denti da latte prima di notare un uomo.
Un’altra volta al supermercato vicino casa, recentemente. Uno bono da paura mi guardava e io con la scusa di chiedergli dove si pesassero le arance, ho attaccato bottone con nonchalance.
Alla fine, resami conto di quanto lui fosse un attendibile seguace di Paolo Fox mi sono detta “lasciate ogni speranza o voi che entrate al reparto frutta e verdura.” Ma lo scorso fine settimana, cavolo ragazzi, lo scorso fine settimana ero a Milano e l’ho visto. Giacca e cravatta, bono come la pasta al forno domenicale della nonna, succulento come il panino del McDonald’s quando non mangi da due giorni, dolce come uno sporcamusse. Unica pecca: pelato, ma quel pelato che dona nel complesso, dai! Insomma, questa volta ne ero certa, avevo davanti l’uomo della mia vita.

In stazione prende il mio stesso treno per Malpensa. Saliamo, insieme, si siede di fronte a me e mi guarda, mi guarda, mi guarda, con degli occhiali da sole fantastici, all’ultima tendenza, non so che occhiali fossero ma gli stavano da dio. Accanto a me una ragazza, scialba, una di quelle che passano tranquillamente inosservate. Mi sentivo fighissima, chioma bionda sciolta, vestita di giallo come un limone. Era impossibile non notarmi e i miei occhioni celesti spiccavano da morire dopo un weekend di soli superalcolici senza aver mangiato nulla. Insomma, mi sentivo strafiga. Ma credo di averlo già detto.

E lui lì che continuava a guardarmi, per tutti i venti minuti della tratta non mi ha tolto gli occhi di dosso. È fatta Gaia, ho pensato, ti trasferisci a Milano con questo fighissimo business man e qui farai la vita della regina!

Malpensa. Il treno si ferma, lui si alza e fa: “Che ne dici di andare?” Nemmeno il tempo di raccattare le mie cianfrusaglie e di realizzare che non lo stava chiedendo a me, ma alla tizia scialba accanto a me, che gli risponde: “certo amore”. La ragazza a quel punto distrugge ancora una volta l’ipotesi del colpo di fulmine che a quanto pare per me sarebbe stato nuovamente un colpo di fumo.
Insomma, una cosa é certa. Se il colpo di fulmine esiste non fa per me, anche perché non so per quale assurda legge dell’Universo, ho un debole per uomini sempre più grandi di me che non mi vedono nemmeno come una potenziale nipotina.
Con afflizione e profonda autoironia, la vostra bionda media