Al primo incontro in Regione per affrontare e risolvere la grave crisi occupazionale che tocca circa 300 mila pugliesi, mancavano le imprese.

Lo denuncia Gianni Forte segretario regionale della CGIL, presente al tavolo insieme a UIL e CISl.

“ Il lavoro minimo di cittadinanza” ha dichiarato Forte “è un primo passo concreto, per il quale, però c’è bisogno di mettere in atto tutte le misure per trovare risorse e superare gli ostacoli burocratici che non mancheranno di pararsi davanti a noi”.

Mancano però le imprese. “Abbiamo fatto presente questo vuoto” ha ricordato Forte. “Senza il coinvolgimento delle imprese” ha ribadito Mangia “tutte le idee, anche le più creative, rischiano di non portare a nessun risultato concreto”.

Mangia ha poi ricordato l’esperienza di Nardò, in provincia di Lecce, e di altri 14 comuni dello stesso territorio che si sono consorziati, insieme alle imprese, proprio per meglio affrontare la grande emergenza sociale ed economica generata dalla crisi.