Mia figlia Valentina, 17 anni. Unica figlia, la adoro. Purtroppo, però, così come capita a tutti icittadiniqualunque, sono costretto a dirle tanti no. No al motorino, e non perché non lo sa guidare, anzi, è brava, ma le spese dell’assicurazione non me le posso proprio permettere. No a qualche vestito in più almeno fino a che mia moglie non trova qualche lavoretto che possa aiutare a campare tutti noi.

E l’altra sera l’ennesima richiesta prevedibile per un’adolescente sprint. “Papà voglio organizzare qualcosa di divertente con i miei amici per stare un po’ insieme; li conosci tutti, sono tutti bravi ragazzi. Chiedi a qualche tuo amico o a qualche tuo collega un locale o uno spazio qualunque in prestito per qualche sera oppure fatti venire qualche idea, vogliamo solo bere qualcosa e organizzare un pò di musica“.

“Valentina ci provo” , è stata la mia risposta, “ma la vedo complicata”. “Per organizzare una festa occorrono autorizzazioni, poi è un problema la musica troppo alta, poi non si possono somministrare alcolici, poi ci sono i controlli, poi c’è da pagare la Siae, e non ti dico se arrivano i carabinieri del NAS……….. Vabbè ci provo.”

Chiaramente non sono riuscito a trovare nessuno spazio per Valentina e come al solito le ho comunicato un ennesimo laconico NO. “Valentina come ti avevo detto ci sono le regole e le regole vanno rispettate”.

Qualche giorno dopo, in una solita mattina, il solito risveglio “Valentinaaaaa, svegliaaaa, colazioneeeee”. Valentina è entrata in cucina con gli occhi che le scoppiavano ed è esplosa con tutta la sua rabbia: “papà, sei un cazzone”. “Vale che dici?”

Era rossa in volto, gli occhi pieni di lacrime e faceva trasparire tutta la sua delusione nei miei confronti, incredula ella stessa, non mi aveva mai offeso in tal modo.

Sei un cazzone” tu e le tue regole. Sono stata ieri alla caserma Rossani, i ragazzi hanno organizzato la proiezione di un film, per entrare si pagava contributo che loro definivano <libero>, ognuno lasciava minimo 3€ , al bar una birra costava 1€ un cocktail 3€ . Nessun controllo, nessuna ricevuta, nessuno sbirro. Abbiamo ballato, eravamo quasi mille persone. E siamo stati bene e questi ragazzi stanno facendo i soldi veri, altro che me, che sono una sfigata, figlia di un sfigato”

Mi ha sbattuto la porta in faccia andando via e non ci parliamo da giorni. E qui io non ci capisco più nulla. Ma la dismessa caserma Rossani non è del Comune di Bari? Non è un bene pubblico? Non ne dobbiamo usufruire tutti in modo uguale? Che c’entrano le feste, gli inviti, i soldi, il bar? Mi sono documentato ed è tutto vero. E’ bastata una piccola ricerca su facebook: 3€ l’ingresso “libero”, un sacco di persone a volta, etc etc….

E allora io auguro con tutto il cuore a chi non vigila, ai nostri politici, di provare ciò che sto provando io perché, politici cari se io sono un “cazzone”, sicuramente voi siete dei pasticcioni in mala fede.