Siamo consapevoli di parlare a pochi ma abbiamo bisogno di dichiararci insoddisfatti della qualità dell’informazione.
A dispetto della quantità di servizi televisivi, di gran numero di corrispondenti RAI all’estero, la qualità di informazione che ci perviene la troviamo scadente , incompleta e ripetitiva. Sembra che i nostri professionisti dell’informazione facciano a gara a ribadire le stesse, identiche note di agenzia .
Sappiamo tutto sulle “ avances” di Trump nei confronti delle donne che apparivano nel suo raggio d’azione anche quelle di 35 anni anni fa , ma non sappiamo niente sull’effettivo programma politico di Trump sul suo effettivo ruolo nella politica americana , sul sistema di votazione così diverso dal nostro.
Abbiamo imparato che quando un personaggio politico viene ridotto ad una figura caricaturale non tutto è da attribuire al personaggio ma piuttosto ad una sorta di conformismo informativo.
Cominciamo a dire che il sistema elettorale americano non è come quello europeo o come il nostro.
Non siamo esperti della storia americana ma ci sembra che non lo siano neanche i nostri corrispondenti .
Il Presidente degli Stati Uniti non è il presidente del popolo americano ma il Presidente degli Stati Americani che conservano la loro autonomia. La conservano anche nella politica estera oltre che nel sistema giudiziario.
Alcuni Stati, per esempio, hanno formalmente disconosciuto l’”avvicinamento” di OBAMA all’IRAN.
Anche il sistema elettorale è diverso , 19 Stati (38 % della popolazione)prevedono una sorta di registro di appartenenza di iscrizione ad una lista di partito, ma nel momento delle votazioni non chiedono documenti di identità.
L’ipotesi di votanti che votano più volte è stata richiamata non solo da TRUMP ma anche da RUDOLPH GIULIANI in una intervista alla CNN.
L’impressione è che si sia sottovalutata la forza innovativa di Donald TRUMP e del suo essere antisistema .
Se per la prima volta un candidato come TRUMP ufficialmente riconosce che le votazioni saranno truccate e che non riconoscerà la vittoria della CLINTON , questa affermazione non può essere relegata ad atteggiamento folcloristico e caricaturale di TRUMP.
TRUMP parla ad una classe media che non si informa dai grandi giornali o dalle reti televisive , tutti dalla parte della CLINTON.
TRUMP parla a milioni di followers che seguono l’ALEX JONES SHOW che viene ritrasmesso da 160 stazioni radio e che con oltre 1,6 milioni di spettatori ha prodotto video che sono stati visti , per esempio, nel 2008 un miliardo di volte.
Da questi canali alternativi la classe media di riferimento di TRUMP ha potuto leggere E-Mail che riguardano la Clinton come questa:
“ Il KATAR vuol vedere BILL CLINTON “ Per Cinque Minuti” a NEW YORK per omaggiarlo di UN MILIONE di DOLLARI che il KATAR aveva Promesso per il compleanno di BILL CLINTON “